Esiste ancora questa "caratteristica"? Uno spettacolo tutto da scoprire al Politeama

POGGIBONSI. L’ironia acuta ed efficace di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi andrà in scena con una gradevole satira sui vizi e le virtù degli italiani, per il terzo appuntamento della nuova stagione di prosa del Teatro Politeama di Poggibonsi.
Martedì 14 e mercoledì 15 dicembre alle 21,00 è in programma “Italiani si nasce…e noi lo nacquimo”, scritto dagli stessi Micheli e Solenghi, per la regia di Marcello Cotugno.
L’appuntamento fa parte della nuova stagione congiunta di prosa e musica del Teatro del Popolo di Colle di Val d’Elsa e del Teatro Politeama di Poggibonsi.
L’Italia sta per festeggiare i 150 anni della sua Unità. Quale miglior occasione per riflettere sugli aspetti del nostro costume e del nostro carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati e puntualmente si ripropongono. E, dato che l’ironia è, di tutte le riflessioni, la più acuta ed efficace, e il teatro il luogo perfetto per significare la propria identità qualcuno, Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, di buone riletture, di sfiziose canzoni, propongono “Italiani si nasce”.
E postillano “e noi lo nacquimo”, implicito omaggio al genere del varietà teatrale che, stagionato almeno quanto “l’Unità Nazionale”, rimane a tutt’oggi una ispirazione irresistibile. L’azzardo non è quello della rievocazione nostalgica, bensì del raccontare con l’occhio critico di oggi il carattere degli italiani nel tempo.
E così, in una piazza italiana, ai piedi dei due monumenti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, una compagnia teatrale comincia a raccontare una storia d’Italia che si dipana a partire dai lombi supremi, quelli di Adamo, con la creazione (molto fa pensare che Adamo ed Eva fossero Italiani…. ante litteram, serpente compreso).
Per poi passare ad alcuni protagonisti altolocati della storia (Leonardo, Colombo, Galilei, Cavour, Casanova) ma anche alle più umili comparse (due cristiani che stanno per essere sbranati dai leoni del Colosseo, italiani anche loro, infatti a furia di piccoli espedienti rimandano l’esecuzione fino all’arrivo dell’immancabile indulto..). Scopriremo così che tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’Italianità. Esiste ancora? E come si manifesta oggi? E che fine hanno fatto “Dio Patria e Famiglia” o gli inevitabili e invadenti “poeti santi e navigatori”?
«Quando Tullio e Maurizio mi hanno parlato della loro idea di scrivere un copione sul centocinquantenario dell’Unità d’Italia – spiega il regista, Marcello Cotugno – ho subito pensato che fosse un’idea intelligente: un varietà che unisse la rivista cosiddetta ‘classica’. Lo spettacolo ha una diversa impostazione nei due atti che lo compongono: il primo è parodistico e divertissement, il secondo presenta una scrittura più molesta. Le numerose canzoni, rigorosamente italiane, e la sequenza fregoliana di vestimenti e travestimenti ci hanno guidato verso una performance dove la parola ‘ritmo’ è stata protagonista fin dal primissimo giorno di prove a tavolino. Il mio lavoro è stato quello di direttore d’orchestra di questa sarabanda di parole, lazzi, luci, suoni e riflessioni sul nostro Belpaese”.
Informazioni: telefono 0577983067, fax 0577992789, e-mail: info@politeama.info – web: www.politeama.info.
Prezzo biglietti: I settore € 24, € 21 ridotto, II settore € 21 intero, € 18 ridotto.