Due protagonisti della musica contemporanea italiana presenteranno le loro novità
SIENA. Sabato (12 febbraio) a partire dalle 22.30 la Corte dei Miracoli di Siena ospita sul palco due personalità originali della scena musicale italiana contemporanea: Iosonouncane e Dino Fumaretto.
Iosonouncane è un progetto che nasce nel 2008, per volontà di Jacopo Incani. Autore giovane e polimorfico che annovera tra le sue influenze numi tutelari della musica italiana cantautoriale quali De Andrè, Dalla, Battiato, De Gregori, sommati poi a un viscerale amore per i mostri sacri della psichedelia come Beatles, Byrds e Pink Floyd. Dalla commistione tra queste disparate esperienze musicali nasce la musica di Iosonouncane, che si dibatte tra l’elettronica, la minimalista e la psichedelica. Nell’estate 2010 nasce il suo primo album, La macarena su Roma, dove in 12 tracce viene raccontata un’umanità grottesca e ansimante, quasi mostruosa, con un approccio ai testi cinico, satirico e polemico.
I suoni si caratterizzano per essere molto grezzi, sporchi, aggressivi, densi; è un album carico di chorus strettissimi, eco, bassi sgraziati e alti al limite della cacofonia, un grande inizio di carriera per un autore classe 1983 il cui nome non rimarrà ignoto alla critica.
Dino Fumaretto, cantautore mantovano brillante e acuto, nasce artisticamente nel 2002. Sceglie di celarsi agli occhi del pubblico affidando al suo interprete ufficiale Elia Billoni le sue canzoni, nate negli anni come monologhi infarciti di strane liriche.
Lo spettacolo di Elia Billoni è sostanzialmente una performance musicale/teatrale (pianoforte e voce) che prende spunto dagli scritti di Fumaretto; dove viene raccontata la solitudine, la perdita, l’assiduità e il cinismo della vita attuale, ma sempre con ironia e disincanto.
Nel nuovo album Il bicchiere democratico si snoda la tragicommedia della vita attuale, difficile e fatta di amare contraddizioni di cui siamo resi partecipi grazie all’intensa capacità comunicativa dell’artista.
In un tripudio di sonorità che vanno dal rock alla psichedelica, la performance incanta e conquista nel momento in cui il pianoforte e la voce invadono la stanza, coinvolgendo il pubblico nell’avvicendarsi quasi ossessivo di musica e testo, generando uno show intensamente suggestivo ed evocativo.