SIENA. Si chiama “Introduction to” il nuovo disco del duo Sergio Corbini-Stefano Franceschini che sarà presentato in anteprima nazionale alla Fondazione Siena Jazz, domani (23 giugno) alle ore 18, presso il Centro Nazionale Studi sul Jazz “Arrigo Polillo” alla Fortezza Medicea di Siena.
La serata per l'ultimo lavoro dei due musicisti, da anni docenti della Fondazione Siena Jazz, sarà condotta dal giornalista Francesco Martinelli. Dopo intensi anni di sodalizio musicale e dopo tanti concerti tenuti insieme, questi autori-musicisti si ritrovano per questa “intima” seduta di registrazione per dare vita ad un nuovo disco che contiene nuovi brani, nati in studio, e brani già conosciuti.
“Introduction to” contiene, infatti, brani originali e altri completamente improvvisati, come fossero composizioni istantanee, senza nessun tipo di progettazione, ma uno scrivere a quattro mani nota per nota, passo dopo passo. Per la Fondazione Siena Jazz un'altra importante occasione di essere il crocevia di nuove proposte musicali ed editoriali, nel segno di una Istituzione sempre attenta a quello che artisticamente accade in Italia e in Europa.
Sergio Corbini, pianista-compositore e docente, si mette all'attenzione nazionale con i “Lares”, che registrano un disco dedicato a Mandela. Fra i suoi lavori più interessanti troviamo “Il volo di Lindbergh” su musiche di Kurt Weill, un compact di successo che viene recensito anche dalla rivista americana “All About Jazz”. Proprio con il “Corbini-Franceschini Quintet” ha registrato nel 2003 un disco ispirato alla musica di Steve Swallow. Fra le sue ultime produzioni artistiche l'Euro Jazz Lab, un progetto di jazz contemporaneo nato dall'incontro del trio francese “Mula-Santacruz-Silvant” con il duo italiano “Adamo-Corbini”.
Stefano Franceschini, polistrumentista di sax e clarinetto, ha alle spalle una proficua carriera sui palcoscenici italiani ed europei. Ha formato un quartetto con Sergio Corbini, Rino Adamo, Riccardo Jenna dove esegue brani originali e particolari riletture di brani di Monk. Una particolare esperienza è stata il duo con la chitarrista Cinzia Orlandini, affrontando un repertorio di musiche del sedicesimo secolo. Dal 2000 si dedica alla direzione della Suverart Big Band e della Sara Big Band, dove esegue prevalentemente propri arrangiamenti, effettuando numerosi concerti che ospitano grandi nomi come Gianni Basso, Marco Tamburini, Maurizio Giammarco e Stefano “Cocco” Cantini. Ha svolto alcune performance con attori di teatro come Sergio Castellitto e Giuseppe Cederna.