Innovazione e trasgressione al Poliziano con Ricci/Forte

Una rappresentazione consigliata ad un pubblico maturo, ispirata alla narrativa di Chuck Palahniuk.

MONTEPULCIANO – La compagnia più discussa e richiesta del teatro contemporaneo arriva al Poliziano sabato (23 febbraio), ore 21.15. Ricci/Forte è la firma di una visione teatrale innovativa e trasgressiva: l’ultimo spettacolo, presentato al Romaeuropa Festival s’intitola “Imitationfdeath”. Una rappresentazione consigliata ad un pubblico maturo, ispirata alla narrativa di Chuck Palahniuk.

Sceneggiatori di fiction tv (una su tutte: “I Cesaroni”), Ricci/Forte sono conosciuti in teatro per le provocazioni dei loro spettacoli che indagano sessualità, psicologia, consumismo, solitudini, energie fisiche: lo spettatore rimane rapito dalla ricchezza di immagini, suoni, colori. È un teatro di corpi, di stimoli che provengono dalla pubblicità come da Shakespeare, dai fumetti e dalle fiabe che qui esplodono nella loro crudeltà nascosta.

Il nuovo spettacolo punta sul valore di 16 performer con i quali Ricci/Forte hanno indagato il rapporto tra gli esseri umani e gli oggetti. “Nei nostri spettacoli – spiega il regista Stefano Ricci – il pubblico instaura un’intimità con i perfomer: in questo caso partiamo dai romanzi di Palahniuk perché secondo lui la difficoltà di costruire rapporti umani si manifesta nell’ossessivo accumulo di oggetti; quegli oggetti riflettono ciò che di noi stessi vogliamo vedere; da qui è partita la nostra esplorazione”.

L’appuntamento con Ricci/Forte sta suscitando l’interesse di un vero e proprio evento, come sempre più spesso succede in giro per l’Italia e per l’Europa: “In un viaggio organizzato, la signorina che ti accompagna presenta un itinerario-base, ma poi ognuno fa il proprio viaggio, lo stesso accade con il nostro teatro”, precisano i due autori.

L’incertezza del presente, l’assenza di ancore ed obiettivi, sono i temi che caratterizzano i loro lavori: “La mancanza di leadership morale e politica che ha fatto deragliare il nostro Paese ha accelerato la rincorsa dei falsi miti, dello spettro dei facili consumi. Se fino a ieri i modelli di comportamento imposti indicavano una direzione verso cui muoversi, oggi impera la confusione totale. Noi proviamo a raccontarla cercando di capire qual è stato il momento in cui ci siamo persi e abbiamo cominciato a conoscere il mondo per quello che era, e non per come ce lo eravamo immaginati o per come ce lo avevano fatto immaginare”. Instillare dubbi, farsi domande, creare incertezze: sono queste le personali ossessioni di Ricci/Forte.