Quattro appuntamenti ad ingresso gratuito, tutti i lunedì dal 10 al 31 maggio, alle 18 nella sala del cinema Pendola (via San Quirico 13).
La rassegna si apre con “Pa-ra-da” (2008) di Marco Pontecorvo, prosegue con “Welcame” (2009) di Philippe Lioret, “L’ospite inatteso” (2007) di Tom Mc Carthy e si conclude con “Bianco e nero” (2007) di Cristina Comencini.
L’iniziativa cinematografica è incentrata sui migranti e l’integrazione fra popoli, il tema comune è, infatti, l’incontro con l’altro.
Ogni proiezione sarà preceduta da una breve introduzione sulla pellicola e sul regista. Al termine non ci sarà nessun dibattito perché, come sostiene Roberto Barzanti nella presentazione del programma: “Vedere un film è come incontrare una persona che non conosci. Nessuno dei due, se l’incontro ha mosso sentimenti o acceso curiosità, resta come prima”.
Appuntamento, quindi, il prossimo lunedì 10 maggio, con “Pa-ra-da” il lungometraggio drammatico di Marco Pontecorvo con Jalil Lespert, Evita Ciri, Gabriel Adrian Rauta, Cristina Nita, Robert George Valeanu.
Ispirato alla storia vera del clown di strada franco-algerino Miloud Oukili, arrivato in Romania nel 1992, tre anni dopo la fine della dittatura di Ceausescu, e del suo incontro con i bambini dei tombini, i cosiddetti “boskettari”. Sono ragazzini tra i tre e i sedici anni, fuggiti dagli orfanotrofi o da famiglie povere e disinteressate che vivono ammassati nel sottosuolo di Bucarest, nelle condotte dove passano i tubi del riscaldamento. Dormono su cartoni e materassi putridi, sopravvivono con furtarelli, accattonaggio e prostituzione.
Miloud vuole conoscerli, riportarli alla luce del sole. E ci riesce. Insegna loro le attività circensi e li coinvolge negli spettacoli clownistici organizzati con l'aiuto di alcuni volontari, nella speranza di regalargli il sogno di una vita più dignitosa e un futuro migliore.
Un film coinvolgente. Una splendida storia di amicizia.
Introdurrà la serata Jacopo Brogi, appassionato cinefilo, che delineerà i passaggi più salienti e le marche di connotazione che solo la cinematografia è in grado di contenere e trasmettere.