"Esattezza", con la partecipazione di Alessandro Benvenuti, sarà trasmessa il 4 settembre dalle 15 sul canale You Tube di Arca Azzurra
SIENA. Teatro digitale. Novità in casa Arca Azzurra, la compagnia toscana che produce e presenta la terza tappa de “I Teatri Segreti: Le Stanze Invisibili”. Un viaggio tutto in video ispirato dalle Lezioni Americane di Italo Calvino. Percorso inconsueto nei luoghi segreti e familiari di sei Teatri toscani. Sei itinerari. Sei teatri diversi disseminati sul territorio regionale che dischiudono gli angoli più remoti per raccontarsi.
La terza delle sei tappe in programma è ambientata al Teatro dei Rozzi di Siena, va sotto il titolo Esattezza e va in onda sul canale YouTube di Arca Azzurra sabato 4 settembre 2021 dalle 15,00. Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Siena.
Attraverso la sceneggiatura e la regia di Massimo Salvianti e la voce e i gesti degli attori Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci. Con la speciale partecipazione nella terza puntata dell’attore Alessandro Benvenuti, direttore artistico dei Teatri di Siena. E con Nora Messeri, flauto traverso. Chitarre Bernardo Messeri. Voce Chiara Santini. Tele dipinte Marco Borgianni.
La direzione tecnica e luci sono di Marco Messeri. L’organizzazione generale di Alessandra Panzone, videomaker Johan Tirado. Ufficio Stampa Fabrizio Calabrese. Direttore tecnico Teatri di Siena Claudio Bertini. Assistenza tecnica Michele Pisano. Organizzazione Tiziana Ringressi, Costanza Gaeta, Lorenzo Galletti. Amministrazione Valentina Strambi.
«Esattezza vuol dire una piuma come unità di misura dell’anima, vuol dire la rivolta contro la retorica e gli sproloqui. Esattezza è il cuore delle cose, delle lettere, della poesia, della materia visibile e degli oscuri misteri. Esattezza è descrivere il mondo da dietro una siepe. È Calvino ovviamente, Leonardo da Vinci, Carlo Emilio Gadda, Bob Dylan e T.S. Eliot, passando per Shakespeare, Beckett fino a Leopardi. Esattezza si trova dentro il Teatro dei Rozzi nel cuore esatto di Siena, con Alessandro Benvenuti ospitale padrone di casa».
«In ogni tappa del progetto, immagini e narrazione – spiega Massimo Salvianti, attore e sceneggiatore – ci permetteranno di raccontare ogni volta una città, un paese, il suo teatro. Un luogo identitario, uno spazio d’incontro e di scambio, di cultura e divertimento, di veicolazione d’idee, passioni, opinioni. Il luogo “comune” per eccellenza. Un itinerario tra luoghi inaspettati e parole e immagini, miti, personaggi. Il teatro che vive, respira, si agita, canta, ribolle, meraviglia sempre».
Il teatro è anche un luogo segreto, dove tutto è frutto di una veritiera falsificazione. Spazi normalmente invisibili al pubblico dove questa meraviglia viene preparata, dove la si rende possibile a furia di corde carrucole travi, tendaggi, nodi, legni, attrezzi i più vari, e sapienza di tecnici, attori, costumisti, scenografi.
«È in queste “stanze” – prosegue Massimo Salvianti – che vi porteremo, i cui nomi non fanno parte del comune lessico teatrale: la volta, la graticcia, il ballatoio, alla scoperta delle loro inusuali strutture a farsi ispirare dai rimandi ad altri mondi e ad altri luoghi, tra prosa e poesia, classici della letteratura, e musica e colori e forme».
I Teatri Segreti: Le Stanze Invisibili – Il progetto
Il progetto “I Teatri Segreti: Le Stanze Invisibili” è un prodotto nuovo in campo teatrale. Viaggio inconsueto neri luoghi segreti e familiari di sei Teatri toscani con video di 20, massimo 30 minuti. Si tratta di una proposta che intende intrattenere il pubblico anche a distanza, ad alto contenuto culturale. «Come prova del nostro e del vostro esserci – spiegano ad Arca Azzurra – del nostro e del vostro lavorare e soprattutto per far (ri)vivere le nostre case artistiche, i teatri, per continuare, nonostante la chiusura, a far sì che diventino sempre di più la casa di tutti». Il progetto, tuttora in divenire, è nato nel tempo del Covid, in giorni di distanza e di chiusure. Ad ogni tappa prosegue in un suo continuo sviluppo.
Ognuno con le sue particolarità architettoniche, ognuno con una sua storia, lunga o breve che sia, ognuno fatto di spazi abitati e abituali come il foyer, la platea, i palchi, i camerini, e altri più nascosti, meno frequentati, quando non proprio sconosciuti e per questo ricchi di fascino: qui una vera e propria cupola, là un magazzino segreto, un corridoio-scorciatoia, uno spazio vuoto o ingombro di vecchio materiale scenografico.
Un viaggio fatto di immagini e di parole, alla scoperta di luoghi nuovi, inaspettati, segreti, e di nuove prospettive per quelli già conosciuti. Faranno da guida, meglio da pretesto, le parole, i concetti che Italo Calvino ci indicò come fondamentali per chiunque oggi voglia farsi racconto, dare agli altri una storia, emozionare, entrare con discrezione o tracimando con violenza in chi ci ascolta. Le Lezioni americane – sei proposte per il prossimo millennio di Calvino anche se scritte qualche decennio fa, sono estremamente attuali e polivalenti, non soltanto in ambito letterario ma anche come strumento per capire i nuovi sistemi di comunicazione, soprattutto legati al mondo digitale. Ecco perché la scelta del video come linguaggio artistico capace di veicolare, attraverso le immagini, quelle parole che Calvino stesso destinò a questo millennio perché davvero fosse nuovo rispetto a quello passato, così carico di tragedia e di incomprensione.
Ispirato dalle Lezioni Americane di Italo Calvino
Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità, Coerenza. Una parola per ogni teatro che vorrà farsi raccontare ed essere così “luogo protagonista” di queste sei puntate firmate Arca Azzurra. «E dentro il teatro, con le parole del teatro, con la commedia e la tragedia e la poesia e la musica e tante immagini, scorci, vecchie foto di repertorio, echi di grandi interpreti, daremo conto della contemporaneità del nostro lavoro, della sua necessità assoluta. Un modo per trovare, con leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità, coerenza, una chiave per comunicare, un’apertura per emozionare».
«Attraverso questo prodotto di natura culturale – spiegano ad Arca Azzurra – ci rivolgiamo agli amanti del teatro in genere, agli abbonati dei Teatri ospitanti ma anche agli spettatori meno assidui, cercando di avvicinare anche un pubblico nuovo, anagraficamente più giovane attraverso il linguaggio dei social media che saranno il luogo deputato nel quale diffonderemo questo progetto. Potrà essere utilizzato anche per scopi didattici e coinvolgere gli alunni delle scuole per stimolarli nella costruzione di un legame tra l’arte teatrale e la letteratura prevedendo poi, in un futuro prossimo, un secondo momento di tipo conoscitivo portandoli fisicamente nelle “stanze invisibili”».
La prima tappa in programma è stata ambientata al Teatro Comunale Niccolini di San Casciano in Val di Pesa. Si intitola Leggerezza ed ha aperto il progetto. Attualmente si può vedere sul canale YouTube di Arca Azzurra. Luigi D’Elia è presente con un estratto dal Moby Dick suo recente lavoro teatrale prodotto da Arca Azzurra. Disegni Lorenzo Bojola. Link: https://m.youtube.com/watch?v=xkdIj-pmiSc&t=24s.
La seconda tappa è stata ambientata al Teatro Garibaldi di Figline e Incisa Valdarno (Firenze). Va sotto il titolo Rapidità. Tante sono le novità e le collaborazioni artistiche in questa puntata. Prima tra tutte quella del musicista, compositore e docente Giorgio Albiani che ha realizzato le musiche originali e della sua allieva e adesso docente di chitarra classica Serena Meloni. Oltre agli attori di Arca Azzurra, hanno partecipato un gruppo di giovani attori del territorio: Mikhail Di Cioccio, Elisa Poggi, Edoardo Ronga e Fracesco Rosselli. Con la partecipazione anche di Livia Rinaldi, la bambina danzatrice. Il progetto è realizzato con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Un ringraziamento al Servizio Cultura e Marketing Territoriale del Comune di Figline e Incisa Valdarno. Si può vedere sul canale YouTube di Arca Azzurra (https://m.youtube.com/watch?v=wsLJ1Qj4zfw&t=3s ) e del Comune di Figline e Incisa Valdarno.