Il film di Dahan risulta un po' privo di anima
di Paola Dei
SIENA. Proiettato nella serata di apertura il film dedicato ad una delle ultime star di Hollywood, definita da Hitchcocl “ghiaccio bollente”: Grace di Monaco. Un film di Olivier Dahan con Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Paz Vega, Parker Posey, distribuito in Italia da Luky Red in questi giorni al Cinema Pendola di Siena.
SIENA. Proiettato nella serata di apertura il film dedicato ad una delle ultime star di Hollywood, definita da Hitchcocl “ghiaccio bollente”: Grace di Monaco. Un film di Olivier Dahan con Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Paz Vega, Parker Posey, distribuito in Italia da Luky Red in questi giorni al Cinema Pendola di Siena.
Nel 1956 Grace Kelly abbandona per sempre il set e lo studio dove ha finito di girare Hight Society per incamminarsi verso la vera alta società e sposare il principe Ranieri di Monaco, dopo aver detto no – anche su consiglio dei genitori – ad amori ritenuti poco all’altezza della sua classe. Dopo il suo ingresso nel patinato ed elegante mondo del principato, appena sei anni dopo il matrimonio, si scontra con una realtà fatta di impegni del consorte sempre più frequenti ed estenuanti che la allontanano sempre più dal marito. È in questo momento che Hitchcock le propone di tornare a Hollywood per interpretare la protagonista di Marnie, ma la principessa dovrà scegliere fra i doveri e la politica da una parte e la sua passione per l’arte cinematografica dall’altra. È proprio qui che non esplode nella pellicola il “ghiaccio bollente” (ossimoro creato da Sir Alfred per Grace), lei non sa scegliere e alla fine rimane fra i grandi poteri e le grandi responsabilità…
Nel film rimane perfetta la ricostruzione dei fatti, impeccabile la recitazione di Nicole Kidman, reale la storia, ma mancano l’anima della vera Grace, le sue contraddizioni, i suoi ardori…
Il film diviene a tratti didascalico e monocorde, dove manca ogni emozione, mentre la vera Grace, si riduce ad icona ed a noi spettatori resta l’arduo compito di vedere la principessa “bollente” dietro gli occhi azzurri della troppo presente Kidman.
Nel film rimane perfetta la ricostruzione dei fatti, impeccabile la recitazione di Nicole Kidman, reale la storia, ma mancano l’anima della vera Grace, le sue contraddizioni, i suoi ardori…
Il film diviene a tratti didascalico e monocorde, dove manca ogni emozione, mentre la vera Grace, si riduce ad icona ed a noi spettatori resta l’arduo compito di vedere la principessa “bollente” dietro gli occhi azzurri della troppo presente Kidman.