di Andrea Pagliantini
SIENA. Commuoversi per quella vecchia idea di essere tutti uguali, sentire nel profondo ogni ingiustizia compiuta ovunque essa avvenga, amare il luogo delle proprie radici senza la presunzione di essere migliori, sognare in bianco e nero che ogni passo in avanti non lasci mai nessuno indietro.
Siena, Cinema Alessandro VII in Piazza dell’Abbadia, fra dentro e fuori trenta metri di coda al botteghino, mentre diluvia in modo assatanato mischiato al vento.
Un brindisi con un fruttato vino novello e qualche castagna a quel modo raffinato di raccontare la storia di una massaia vessata che ricorda
tanto Marcello e Sofia di “una giornata particlare” di Ettore Scola.
Un brindisi fruttato alla bravura di Paola Cortellesi che riempie i cinema sfidando l’anestesia quasi totale dei tempi, con storie che fanno
bene al cuore e alla mente.