SIENA. L’edizione 2022 del progetto In-Box si conclude con In-Box dal vivo, il festival del teatro emergente italiano che anche quest’anno ha accolto a Siena attori, registi e operatori del settore provenienti da tutto il territorio nazionale. Le 12 compagnie finaliste sono state applaudite dal pubblico e valutate dai partner della rete: teatri, festival e rassegne, circuiti regionali e soggetti istituzionali hanno selezionato gli spettacoli da inserire nella loro programmazione.
Marco Ceccotti con Questa Splendida Non Belligeranza è il primo classificato della sezione In-Box. Lo spettacolo si aggiudica 31 repliche, compresa quella senese di In-Box dal Vivo, registrando il record assoluto di date attribuite nella storia del premio. Al secondo posto la compagnia KNK Teatro in coproduzione con il Teatro Metastasio con L’Ultima Estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo (15 repliche) e al terzo il Gruppo RMN con Rimini (11 repliche).
La giuria speciale, composta dagli studenti dell’Università di Siena, ha assegnato il premio In-Box Generation alla compagnia Guinea Pigs con #nuovipoveri (2 repliche) e conferito la menzione come miglior attore a Pasquale di Filippo e miglior attrice a Silvia Giulia Mendola per lo spettacolo Inverno di PianoinBilico (2 repliche). Assegnata una replica a tEATROMEMORIA con Questa lettera sul pagliaccio morto.
Mercoledì 18 maggio si è concluso anche In-Box Verde, sezione del progetto dedicata al teatro ragazzi. Altre Tracce con lo spettacolo Storia di Nina si aggiudica il primo posto con 13 repliche, Illoco Teatro con U.MANI al secondo posto (9 repliche), e la compagnia Circo Pacco con PACCOTTIGLIA DELUXE: Cialtroneria di qualità superiore! al terzo (6 repliche). Seguono Alice Bossi con La Bianca, la Blu e la Rossa (5 repliche), Residenza Idra/Roberto Capaldo con HOME SWEET HOME | Capitolo 1+2 (3 repliche) e l’Associazione Culturale S.T.A.R. con Viola e il Bosco (2 repliche).
Completano la selezione In-Box e In-Box Verde alcuni spettacoli che, pur non rientrando tra i finalisti, sono stati ritenuti meritevoli di segnalazione da parte delle giurie: Appena prima – Note a margine della memoria di Valentina Minzoni, Notte bianca di Camilla Brison, Lei Lear di Teatro C’art, ( )pera didascalica di Alessandro Paschitto/Ctrl+Alt+Canc. E ancora (per la sezione In-Box Verde) Area 52 di La Settimana Dopo, Yakouba e il leone di Silvia Scotti, Piccoli sogni di Schedía Teatro, Sweet Haka di Usine Baug, Link di #AllegraBrigataCinematica.
«Al di là degli esiti e dell’alta qualità delle proposte in gara – afferma il direttore artistico di Straligut Fabrizio Trisciani – crediamo che uno dei risultati più importanti e belli di In-Box Verde sia stato riuscire a riportare a teatro dopo due anni qualche centinaio di alunni delle scuole di Siena e provincia per assistere agli spettacoli. Da parte nostra c’è una grande voglia di far crescere il progetto e immaginiamo che nel prossimo triennio In-Box dal vivo possa avere legami ancora più forti con il territorio attraverso una progettualità ponderata e coinvolgente».
Rinnovata anche quest’anno la collaborazione con Casateatro, iniziativa a cura di Murmuris e Unicoop Firenze con l’obiettivo di strutturare l’ascolto dei bisogni degli spettatori e dare risposta alle loro attese. Le sezioni soci Unicoop aderenti al progetto, dopo aver visionato i materiali disponibili sulla piattaforma Sonar e incontrato online le compagnie, hanno avuto la possibilità di vedere dal vivo gli spettacoli finalisti. Il festival ha inoltre ospitato una delle tappe del tour Performing + un percorso di capacity building promosso da Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Piemonte dal Vivo, rivolto agli enti professionali non profit operanti nel campo dello spettacolo dal vivo.
«Siamo molto felici di essere giunti al termine dell’ottava edizione di In-Box dal Vivo – prosegue il presidente di Straligut Francesco Perrone – Oltre alla qualità degli spettacoli e delle compagnie presenti è stata un’edizione molto più simile a quelle canoniche e speriamo che possa essere il primo passo per riuscire a costruire un progetto ancora più radicato sul territorio, rivolto a Siena e ai suoi abitanti. L’auspicio è quello di riuscire a creare un festival di teatro contemporaneo ancora più ampio, dando vita a un evento culturale che possa essere per la città un appuntamento riconoscibile e identitario».