SIENA. Questa mattina, presso la Pinacoteca, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di un nuovo capolavoro del Duecento: il Trittico di Santa Chiara (1270 ca., tempera su tavola).
Si tratta di un progetto di ricomposizione che dopo molti anni trova la sua giusta concretizzazione grazie alla proficua collaborazione fra le direzioni della Galleria dell’Accademia di Firenze e della Pinacoteca Nazionale di Siena.
Il Trittico, esposto nella sala del Duecento, è possibile ammirarlo già a partire da oggi, martedì 5 dicembre.
L’iter di ricomposizione trae origine da un’intuizione dello storico dell’arte Miklos Boskovits che ebbe l’idea di accostare la Madonna con Bambino di Firenze con i due sportelli con storie di santi della Pinacoteca Nazionale di Siena.
La parte centrale raffigurante La Madonna con Bambino, attribuita a Guido da Siena, è rappresentata secondo l’iconografia bizantina dell’odigitria, con la Vergine che indica il figlio, seduta su un trono dalla struttura sontuosa, mentre negli sportelli laterali, riferiti a Dietisalvi di Speme, le scene relative a San Francesco e Santa Chiara vengono messe in parallelo ai martirii di San Bartolomeo e di Santa Caterina d’Alessandria, legando così i santi contemporanei a quelli dei primi secoli della cristianità.
Il dipinto proviene probabilmente dal monastero di Santa Petronilla, sede senese delle clarisse, come suggerisce la presenza dei due francescani.
“Ringrazio Cecilie Hollberg – ha commentato Axel Hémery, direttore della Pinacoteca Nazionale di Siena – di questo generoso deposito, che permette di concretizzare un progetto tenuto nel cassetto per anni. Si tratta di una collaborazione virtuosa di due musei statali dotati di autonomia speciale, che ha permesso di far nascere un nuovo capolavoro del Duecento senese.”
Per Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze “si tratta di una collaborazione importante tra istituzioni che accosta tre tavole che formano oggi una straordinaria opera”.