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di Annalisa Coppolaro
SIENA. Il bellissimo film di Nick Moran The Kid vince incontrastato la XVI edizione del Terra di Siena Film Festival, mentre il premio del pubblico va a Ayla di Su Turham,ed il premio Gregorio Napoli viene attribuito a Diciott’anni, il mondo ai suoi piedi, di Elisabetta Rocchetti. Il premio Speciale Unicef è andato a Il sogno di Rahil, di Cinzia Bomol, e a Vespa di Diana Groò, il Sanese d’argento Unicef per la pace a Our Sky our land, premio speciale Miglior attore a Marco Rulli, regista dell’anno a Giorgio Diritti, e premiati anche Manuel de Sica e Niccolò Tiberi, mentre il Sanese d’argento per il miglior cortometraggio è andato a La superficie delle cose di Valentina Macaluso.
Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, presso l’Accademia Chigiana in Via di Città, ieri si è tenuta la premiazione coordinata dal presidente del Film Festival Maria Pia Corbelli. Il Sanese d’oro è stato quindi unanimemente attribuito ad una pellicola che ha riscosso i favori della critica e del pubblico, e consegnato al regista Nick Moran, che ha affascinato il pubblico per l’eleganza e lo sharme. Il suo film ha commosso e coinvolto i moltissimi presenti al Cinema Pendola la sera della proiezione, all’inizio del festival. La storia di abusi e drammi familiari di un ragazzo, interpretato da un ottimo Ruper Friend, il suo conflittuale rapporto con la madre, interpretata da una straordinaria Natasha Mc Elhone, riconferma anche l’impegno di un festival che, a Siena ed altrove, si è costruito una reputazione certa, quella dell’impegno contro gli abusi sui bambini e contro le minoranze etniche e culturali. Un festival che, anche tramite la collaborazione non casuale con Unicef, con l’Unviersità degli Studi di Siena ed altre importanti istituzioni, si concretizza ogni anno raccontando grandi storie, parlando di cinema e portandolo tra la gente e tra gli studenti. I workshop con Diritti e Celestini sono stati altri grandi momenti di questa edizione, mentre le proiezioni di film quali il Sogno di Rahil, lo stesso Ayla, che ha vinto il premio del pubblico, e Bon Appetit, in prima mondiale, hanno riconfermato questo evento del primissimo autunno come un momento irrinunciabile di cultura, spettacolo ed impegno.
Grazie quindi all’animatrice e ideatrice del premio Maria Pia Corbelli, al suo fascino ed alla sua determinazione: è sempre lei che, in barba a tutte le previsioni, ripropone questo grande momento trascinando Siena per alcuni giorni sulla scena del jet set.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SIENA. Il bellissimo film di Nick Moran The Kid vince incontrastato la XVI edizione del Terra di Siena Film Festival, mentre il premio del pubblico va a Ayla di Su Turham,ed il premio Gregorio Napoli viene attribuito a Diciott’anni, il mondo ai suoi piedi, di Elisabetta Rocchetti. Il premio Speciale Unicef è andato a Il sogno di Rahil, di Cinzia Bomol, e a Vespa di Diana Groò, il Sanese d’argento Unicef per la pace a Our Sky our land, premio speciale Miglior attore a Marco Rulli, regista dell’anno a Giorgio Diritti, e premiati anche Manuel de Sica e Niccolò Tiberi, mentre il Sanese d’argento per il miglior cortometraggio è andato a La superficie delle cose di Valentina Macaluso.
Davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, presso l’Accademia Chigiana in Via di Città, ieri si è tenuta la premiazione coordinata dal presidente del Film Festival Maria Pia Corbelli. Il Sanese d’oro è stato quindi unanimemente attribuito ad una pellicola che ha riscosso i favori della critica e del pubblico, e consegnato al regista Nick Moran, che ha affascinato il pubblico per l’eleganza e lo sharme. Il suo film ha commosso e coinvolto i moltissimi presenti al Cinema Pendola la sera della proiezione, all’inizio del festival. La storia di abusi e drammi familiari di un ragazzo, interpretato da un ottimo Ruper Friend, il suo conflittuale rapporto con la madre, interpretata da una straordinaria Natasha Mc Elhone, riconferma anche l’impegno di un festival che, a Siena ed altrove, si è costruito una reputazione certa, quella dell’impegno contro gli abusi sui bambini e contro le minoranze etniche e culturali. Un festival che, anche tramite la collaborazione non casuale con Unicef, con l’Unviersità degli Studi di Siena ed altre importanti istituzioni, si concretizza ogni anno raccontando grandi storie, parlando di cinema e portandolo tra la gente e tra gli studenti. I workshop con Diritti e Celestini sono stati altri grandi momenti di questa edizione, mentre le proiezioni di film quali il Sogno di Rahil, lo stesso Ayla, che ha vinto il premio del pubblico, e Bon Appetit, in prima mondiale, hanno riconfermato questo evento del primissimo autunno come un momento irrinunciabile di cultura, spettacolo ed impegno.
Grazie quindi all’animatrice e ideatrice del premio Maria Pia Corbelli, al suo fascino ed alla sua determinazione: è sempre lei che, in barba a tutte le previsioni, ripropone questo grande momento trascinando Siena per alcuni giorni sulla scena del jet set.
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