Programma variegato che va da Haydn a Schubert a Bartók
L’appuntamento è di particolare interesse, perché si inserisce nella tournée con la quale il Quartetto conclude la sua straordinaria carriera. Il programma, variegato, parte da uno degli autori prediletti dall’ensemble, Haydn, con il suo Quartetto in re maggiore op. 20 n. 4, appartenente a quel gruppo di lavori detti Sonnenquartetten per la raffigurazione del sole impresso sul frontespizio dell’edizione originale del 1799. A seguire, il terzo dei sei Quartetti di Bartók, ad esemplificare questo aspetto della produzione del grande musicista ungherese che gli ha fatto meritare l’appello di padre della letteratura quartettistica del Novecento. Conclude la serata il Quartetto in sol maggiore D. 887 di Schubert, ultimo dei quindici lavori scritti per questo organico dal musicista viennese, composto nel 1826 nell’arco di soli dieci giorni, un capolavoro dal carattere orchestrale, visibile nel frequente ricorso agli unisoni, nei tremoli delle melodie e degli accompagnamenti.
Considerato uno dei più importanti ensemble da camera del mondo, il Quartetto di Tokyo ha collaborato con un vasto numero di importanti artisti e compositori ed effettuato diverse registrazioni di successo; ha inoltre tenuto rinomate masterclass. Ufficialmente fondato nel 1969 alla Juilliard School of Music, il Quartetto trae le sue origini dalla Scuola di Musica Toho di Tokyo. Poco dopo la sua fondazione, il Quartetto di Tokyo si è contraddistinto con la vittoria del Primo Premio al Concorso Coleman, al Concorso di Monaco e alle Young Concert Artists International Auditions. Il contratto discografico in esclusiva con Deutsche Grammophon lo ha definitivamente consacrato come uno dei principali quartetti d’archi sulla scena mondiale.
Il Quartetto si esibisce ogni anno in un centinaio di concerti in tutto il mondo riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico. Fortemente impegnato nel fare da guida ai quartetti d’archi emergenti, il Quartetto di Tokyo utilizza la maggior parte del periodo estivo al prestigioso Festival Musicale da Camera di Norfolk. In campo discografico, il Quartetto di Tokyo ha al suo attivo più di quaranta registrazioni realizzate per Harmonia Mundi, BMG/RCA, Angel-EMI, CBS Masterworks, Deutsche Grammophon e Vox Cum Laude e ha inciso i cicli completi dei Quartetti di Beethoven, Schubert e Bartók. Le incisioni di Brahms, Debussy, Dvořák, Haydn, Mozart, Ravel e Schubert hanno ottenuto diversi riconoscimenti, nonché diverse nomination ai Grammy.
Il Quartetto di Tokyo è apparso in numerosi programmi televisivi. Si esibisce sul “Quartetto Paganini”, un gruppo di preziosi strumenti Stradivari che prendono il nome dal leggendario Niccolò Paganini che li suonò nel XIX secolo. Gli strumenti sono stati affidati all’ensemble nel 1995 dalla Nippon Music Foundation, che li ha acquistati dalla Corcoran Gallery of Art di Washington.
Il violinista Kikuei Ikeda è stato allievo di Franco Gulli e di Nathan Milstein presso l’Accademia Chigiana nel 1972, dove nel 1969 il violista Kazuhide Isomura ha frequentato il Corso di Musica d’insieme.
I biglietti saranno in vendita anche venerdì 15 marzo a partire dalle ore 20 presso la biglietteria di Palazzo Chigi Saracini. Per informazioni è possibile rivolgersi all’Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577 22091, www.chigiana.it.