di Enrico Campana
VIAREGGIO.– Venerdì alle ore 18.30 all’Hotel Plaza et de Russie sul lungomare viareggino è previsto l’annuncio delle terne finaliste del “Premio Viareggio-Repaci” per le sezioni narrativa, poesia e saggistica. Alla corsa finale partecipano quindi 9 autori. L’anno scorso l’artista senese Massimo Lippi con la sua raccolta di poesia Exilium non riuscì a entrare fra i finalisti dove vinse il collega Ennio Cavalli responsabile del TG culturale della Rai.
Il presidente del premio Rosanna Bettarini offrirà un bilancio sulla partecipazione e gli argomenti trattati dagli autori e illustrerà l’opera dei prescelti e le tematiche nell’attesa conferenza stampa prevista al termine del lavoro- non facile per la mole di proposte – della giuria.
E’ il primo atto di una due giorni intensa per il famoso premio nazionale, e vetrina indiscussa di una certa aristocrazia culturale della Toscana, che prevede poi per sabato 26 giugno la consegna del Premio Giornalistico Viareggioterzapagina-Cesare Garboli, a Vincenzo Gallo in arte Vincino.
Del premio e dell’autore, graffiante matita satirica col suo impegno politico e come portavoce di Emergency di Gino Strada, parleranno Ranieri Polese e un altro famoso vignettista toscano, Sergio Staino.
L’anno scorso i vincitori del Premio Viareggio-Repaci furono: Edith Bruck, narrativa (Quanta stella c’è nel Cielo”, Ennio Cavalli, Poesia (Libro Grosso) e Adriano Prosperi (Giustizia Bendata).
Molto attuale l’argomento trattato dal toscano Adriano Prosperi, docente alla Normale di Pisa dalla quale sono usciti grandi personaggi della storia, fra i quali Bernardo Tanucci lo statista di Stia che resse per ben 43 anni il ruolo di Primo Ministro alla corte dei Borbone a Napoli, e famoso per le sue idee riformiste pre-volteriane e gli studi in giurisprudenza. Prosperi ha ripreso il concetto d’attualità sulla “cecità delle corti e l’arbitrarietà delle sentenze” quale pericolo e limite di una “Giustizia Bendata”.
Il Premio Viareggio fu fondato nel 1926, e dopo il milanese Bagutta di Orio Vergani del 1926, è il più vecchio premio di letteratura d’Italia. Leonida Rèpaci, il fondatore, Carlo Salsa e Alberto Colantuoni scelsero nel 1930 come primi vincitori con ex aequo “Il pittore Volante” di Anselmo Bucci e “Ritorno alla Patria” di Lorenzo Viani.
VIAREGGIO.– Venerdì alle ore 18.30 all’Hotel Plaza et de Russie sul lungomare viareggino è previsto l’annuncio delle terne finaliste del “Premio Viareggio-Repaci” per le sezioni narrativa, poesia e saggistica. Alla corsa finale partecipano quindi 9 autori. L’anno scorso l’artista senese Massimo Lippi con la sua raccolta di poesia Exilium non riuscì a entrare fra i finalisti dove vinse il collega Ennio Cavalli responsabile del TG culturale della Rai.
Il presidente del premio Rosanna Bettarini offrirà un bilancio sulla partecipazione e gli argomenti trattati dagli autori e illustrerà l’opera dei prescelti e le tematiche nell’attesa conferenza stampa prevista al termine del lavoro- non facile per la mole di proposte – della giuria.
E’ il primo atto di una due giorni intensa per il famoso premio nazionale, e vetrina indiscussa di una certa aristocrazia culturale della Toscana, che prevede poi per sabato 26 giugno la consegna del Premio Giornalistico Viareggioterzapagina-Cesare Garboli, a Vincenzo Gallo in arte Vincino.
Del premio e dell’autore, graffiante matita satirica col suo impegno politico e come portavoce di Emergency di Gino Strada, parleranno Ranieri Polese e un altro famoso vignettista toscano, Sergio Staino.
L’anno scorso i vincitori del Premio Viareggio-Repaci furono: Edith Bruck, narrativa (Quanta stella c’è nel Cielo”, Ennio Cavalli, Poesia (Libro Grosso) e Adriano Prosperi (Giustizia Bendata).
Molto attuale l’argomento trattato dal toscano Adriano Prosperi, docente alla Normale di Pisa dalla quale sono usciti grandi personaggi della storia, fra i quali Bernardo Tanucci lo statista di Stia che resse per ben 43 anni il ruolo di Primo Ministro alla corte dei Borbone a Napoli, e famoso per le sue idee riformiste pre-volteriane e gli studi in giurisprudenza. Prosperi ha ripreso il concetto d’attualità sulla “cecità delle corti e l’arbitrarietà delle sentenze” quale pericolo e limite di una “Giustizia Bendata”.
Il Premio Viareggio fu fondato nel 1926, e dopo il milanese Bagutta di Orio Vergani del 1926, è il più vecchio premio di letteratura d’Italia. Leonida Rèpaci, il fondatore, Carlo Salsa e Alberto Colantuoni scelsero nel 1930 come primi vincitori con ex aequo “Il pittore Volante” di Anselmo Bucci e “Ritorno alla Patria” di Lorenzo Viani.