Il Premio letterario P.E.N. Club Italiano (Poets, Essayists, Novelists) sta per varare la sua ventesima edizione che si terrà, come sempre, nell’antico castello di Compiano (Parma), il prossimo 4 settembre. In questi giorni, i 350 scrittori soci del P.E.N. Italiano stanno votando, su scheda anonima, per le “primarie”, destinate a segnalare la cinquina dei finalisti. Il vincitore sarà scelto tra questi con una seconda votazione, le cui schede resteranno chiuse fino al giorno della premiazione, quando verranno aperte dal notaio, in presenza del pubblico.
Secondo la stampa, il Premio P.E.N. è tra i primi cinque premi più importanti d’Italia e deve il suo successo alla formula “lo scrittore votato dagli scrittori” che ne ha fatto l’”antipremio”, escludendo per principio gli editori dalla scelta dello scrittore dell’anno. Da un’inchiesta effettuata dalla rivista specializzata Book Shop risulta tuttavia che il Premio crea uno sbalzo vistoso di vendite del libro vincente.
“L’idea che rende il Premio P.E.N. unico e fuori dal panorama di “Premiopoli” – sostiene Lucio Lami, Presidente onorario del PE.N. Club, fondatore e responsabile del Premio – consiste nell’ignorare le esigenze del mercato, puntando esclusivamente su una scelta qualitativa”.
Secondo la stampa, il Premio P.E.N. è tra i primi cinque premi più importanti d’Italia e deve il suo successo alla formula “lo scrittore votato dagli scrittori” che ne ha fatto l’”antipremio”, escludendo per principio gli editori dalla scelta dello scrittore dell’anno. Da un’inchiesta effettuata dalla rivista specializzata Book Shop risulta tuttavia che il Premio crea uno sbalzo vistoso di vendite del libro vincente.
“L’idea che rende il Premio P.E.N. unico e fuori dal panorama di “Premiopoli” – sostiene Lucio Lami, Presidente onorario del PE.N. Club, fondatore e responsabile del Premio – consiste nell’ignorare le esigenze del mercato, puntando esclusivamente su una scelta qualitativa”.