SIENA. Il Festival dei Popoli per la prima volta a New York.
La rassegna che da ormai 49 anni raccoglie documentari dalle popolazioni di tutto il mondo, dal 29 al 31 maggio si sposterà nella "Grande Mela" per iniziativa della Regione Toscana, Mediateca regionale Toscana Film Commission e Provincia di Firenze.
La manifestazione si svolgerà a Staten Island ed è promossa anche da due fondazioni newyorchesi, la Snug Harbor Cultural Center e la Fitzgerald Foundation of Florence.
Alcuni documentari scelti dagli organizzatori riguarderanno proprio New York e l'immagine della città nella storia della rassegna: dalla preparazione di una marcia pacifista nel 1967 alla storia della costruzione del Ponte di Brooklyn.
Ma a New York arriveranno anche 10 documentari che mostreranno luoghi toscani "raccontati" da autori internazionali. Tra questi la vita silenziosa del monastero di Castelnuovo dell’Abate, il Palio di Siena, la politica in una piccola sezione del Partito comunista.
"Un biglietto da visita prestigioso per la presenza di Firenze e della Toscana nel panorama internazionale" ha detto l’assessore alla cultura della Regione Toscana Paolo Cocchi.
La rassegna che da ormai 49 anni raccoglie documentari dalle popolazioni di tutto il mondo, dal 29 al 31 maggio si sposterà nella "Grande Mela" per iniziativa della Regione Toscana, Mediateca regionale Toscana Film Commission e Provincia di Firenze.
La manifestazione si svolgerà a Staten Island ed è promossa anche da due fondazioni newyorchesi, la Snug Harbor Cultural Center e la Fitzgerald Foundation of Florence.
Alcuni documentari scelti dagli organizzatori riguarderanno proprio New York e l'immagine della città nella storia della rassegna: dalla preparazione di una marcia pacifista nel 1967 alla storia della costruzione del Ponte di Brooklyn.
Ma a New York arriveranno anche 10 documentari che mostreranno luoghi toscani "raccontati" da autori internazionali. Tra questi la vita silenziosa del monastero di Castelnuovo dell’Abate, il Palio di Siena, la politica in una piccola sezione del Partito comunista.
"Un biglietto da visita prestigioso per la presenza di Firenze e della Toscana nel panorama internazionale" ha detto l’assessore alla cultura della Regione Toscana Paolo Cocchi.