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CHIUSI. Il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi compie 110 anni. Un traguardo importante, che la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana ha scelto di festeggiare con una mostra a cura di Monica Salvini e Giulio Paolucci, dal titolo “+110. Museo Etrusco di Chiusi”. L’esposizione prodotta, nell’ambito di Archeofest, da Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Vernice Progetti Culturali con la collaborazione di Fondazione Musei Senesi, ripercorre la storia delle collezioni e dell’edificio che dal 1901 ospita il Museo.
Un percorso che muove alla scoperta della duplice dimensione museologica e museografica dell’edificio che, con il suo aspetto neoclassico, rappresenta uno dei rari esempi in Toscana e in Italia di strutture costruite appositamente con lo scopo di raccogliere oggetti e monumenti archeologici, altrimenti ospitati in ex-palazzi nobiliari, ex-conventi, ex-chiese, ex- caserme.
Un Museo la cui lunga storia, avviata già nel 1831 con la prima proposta di istituzione, è iniziata nel 1861 con l’istituzione della prima Commissione Archeologica Municipale e proseguita nel 1871 con l’apertura della collezione al pubblico nei locali di via Mecenate che già avevano ospitato la raccolta Bonci Casuccini. Trenta anni più tardi, il 22 agosto 1901, venne inaugurata le sede attuale con un allestimento sostanzialmente diverso, curato da Luigi Adriano Milani coadiuvato da Giuseppe Pellegrini e Bartolomeo Nogara per la ricca parte epigrafica. Negli anni successivi le collezioni archeologiche furono significativamente incrementate con le donazioni Paolozzi nel 1907 e Mieli Servadio nel 1934.
Tra i pochi musei etruschi in Italia, ma tra i più prestigiosi, il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi ospita quasi esclusivamente materiali provenienti dal proprio territorio, perché costituito con le collezioni formatesi dal XIX secolo grazie alle raccolte di nobili e notabili chiusini. Esposte fino agli anni novanta del Novecento secondo un criterio antiquario, rispettando l’ordine delle collezioni che lo avevano reso celebre, dal 2003, con il nuovo allestimento, le raccolte sono state organizzate in base ad un criterio cronologico-tipologico, con ampie aperture all’esposizione dei reperti provenienti dagli scavi recenti.
In occasione dei centodieci anni di vita del Museo, per raccontare la sua storia e quella delle sue collezioni, la mostra espone per la prima volta alcuni reperti “mai visti”, accompagnati, in alcuni casi, dai disegni realizzati nella seconda metà dell’Ottocento da abili disegnatori tedeschi incaricati dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma di ‘fotografare’ gli oggetti conservati nel primo Museo (1871) e le tombe allora venute in luce. Sono in mostra anche gli inventari antichi del Museo, i progetti architettonici, gli inviti e i libri delle firme che rivelano il rapporto con i visitatori. I reperti, recuperati dei magazzini, alcuni dei quali ancora nelle condizioni del loro ritrovamento, sono stati restaurati per l’occasione rispettando i criteri espositivi ottocenteschi.
La mostra “+110” inaugura il 21 agosto alle 11.00 con la presentazione del volume dedicato all’esposizione, pubblicato nella nuova collana “Archeofest Quaderni” e resterà aperta fino al 9 ottobre 2011 (con proroghe già previste), presso il Museo Nazionale Etrusco, tutti i giorni ore 9.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.30). Info: tel. 0577 530164; 0578 20177. Ingresso compreso nel biglietto del Museo.