ROMA. Dracula, il suo mito, il fascino senza tempo che non perde la sua capacità di attrarre. Come è stato raccontato dal cinema? Seguendo quali – se ci sono stati – stereotipi?
Lo raccontano in un libro edito da Gargoyle Books Franco Pezzini e Angelica Tintori dal chiaro titolo "The Dark Screen".
Il libro.
Nessun personaggio, reale o di fantasia, ha conosciuto più trasposizioni sullo schermo come il Conte Dracula.A più di un secolo dalla sua prima apparizione, il mito di Dracula mantiene intatto il proprio fascino, ispirando di continuo nuove produzioni cinematografiche e televisive basate sulle sue gesta: dalle molteplici e più diverse trasposizioni della vicenda originaria ai numerosi sequel, fino a storie del tutto autonome, attraverso una lunga serie di maschere interpretative di cui Max Schreck, Bela Lugosi, Christopher Lee, Klaus Kinsky, Gary Oldman sono solo i nomi più noti.
Gli autori.
Hanno detto sul libro: "Restringendo il campo d'indagine al solo re dei vampiri per eccellenza […] [gli autori] hanno di fatto amplificato il territorio di benefica scorreria culturale sino al punto da costruire un libro di per sé stesso Archetipo. Oltre il quale, da oggi, non si potrà andare. Perché tutto quello che c’è da sapere e da apprendere sul conte è qui contenuto". Danilo Arona
"Abbastanza curioso […] che nessuno avesse ancora preso l’iniziativa di […] tentare di leggere in modo analitico tutto quello che da Stoker è nato in oltre centodieci anni di storia del cinema Ci hanno pensato, finalmente, Franco Pezzini e Angelica Tintori […] In questo lavoro davvero monumentale, l’opera di Stoker non è solo la pietra di paragone di tutti i film che ne sono stati tratti: diventa invece il filtro attraverso cui ciascuno di quei titoli può essere analizzato in modo approfondito. Perché è evidente che ogni deviazione o modifica rispetto alla fonte originale ha avuto una sua ragione precisa nel contesto storico in cui è stata decisa e proprio per questo può rivelarsi, a un esame attento, estremamente significativa". Alberto Farina