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SIENA. Il mercante di stoffe, un film raffinato la cui fotografia e le cui suggestioni hanno appassionato il folto pubblico in sala per la terza giornata del Terra di Siena Festival. Questa in sintesi la sensazione che ha offerto il film di Antonio Baiocco, la cui prima assoluta si è svolta giovedì 8 ottobre al Cinema Pendola di Siena, con la partecipazione del regista, del protagonista principale Sebastiano Somma, e delle coprotagoniste Emanuela Garuccio e Marta Bifano. Il film, proiettato durante una giornata che ha anche visto la proiezione di Pochi giorni per capire di Carlo Fusco, incentrato sulla pedofilia, ha esaltato il carattere sociale di alcuni dei momenti di questo bel festival del cinema senese presieduto da Maria Pia Corbelli
Come ha sottolineato il dottor Napoli, esperto di cinema, a proposito de Il Mercante di stoffe, pellicole come questa, dove trionfa la magica fotografia, la sobrietà e in parte l’impegno nel raccontare questioni quali la condizione femminile nel mondo musulmano, contribuiscono a rendere grande il nostro cinema.
La storia d’amore di cui è protagonista un mercante di stoffe italiano che viaggia nei primi anni ’30 in Marocco lo vede coinvolto con una donna musulmana promessa sposa ad un altro. Da qui si scatenerà poi il dramma, tramite i flashback durante la difficile ricerca di un gioiello appartenuto alla giovane donna, Najiba, interpretata da Emanuela Garuccio.
Se, come ha sottolineato Sebastiano Somma, il tema femminile poteva essere ulteriormente approfondito, la storia d’amore tra i protagonisti appassiona e, grazie alla bella fotografia di Adolfo Bartoli e Maurizio Calvesi, la storia poetica e soffusa sugli scenari straordinari del Marocco rendono questo film uno dei più interessanti in concorso al Terra Di Siena.
Vari gli interventi prima e dopo il film, tra cui quello di Maria Pia Corbelli sull’evento di oggi in Aula Magna, Donne senza veli, proprio sulle donne musulmane, l’intervento del regista Baiocco e quello degli attori. Somma ha sottolineato proprio l’aspetto poetico di questo film, ‘’tipico di un cinema che non si fa più, cinema per regalare emozioni. Qui si parla di amore, di dolore, sentimenti forti. Il film predilige la storia d’amore nella fascinazione poetica, visiva, un film ben realizzato da un’attenta regia, grande fotografia, una storia capace di emozionare. ’’.
Molto brave anche le tre principali protagoniste femminili, oltre che molto belle. Un film di qualità che ha contribuito al successo di un ottimo festival che vede il 9 ottobre anche la proiezione di Legami di Sangue di Paola Columba e la presenza dello straordinario Arnoldo Foa’. In serata, anche il regista Marco Filiberti con gli interpreti del film Il Compleanno , Alessandro Gassman e Piera degli Esposti.
‘’Un bellissimo festival – ci dice dopo il film anche Sebastiano Somma – che ha un grande valore in quanto presenta interessanti pellicole e momenti di grande cultura. Un festival che esalta il cinema come grande forma di espressione e che peraltro dà l’importante occasione di esprimere al meglio opere che in certi casi non avrebbero modo di mostrarsi in tutta la loro bellezza al grande pubblico. Sono felice di essere qui . Ero già stato a Siena a girare La bambina dalle mani sporche – prosegue Somma- tratto dal romanzo di Pansa. Un posto stupendo e un festival di grande interesse’’.