L'appuntamento del 19 aprile – che seguirà l'apertura dei lavori – sarà un piacevole spettacolo musicale che avrà il compito di introdurre al dibattito del giorno successivo. Ensemble “L’Homme Armé” e Carlo Pestelli si esibiranno al teatro dei Rozzi.
Tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’80 del secolo scorso artisti come De André
o Dario Fo, Pasolini o Monicelli hanno spesso usato il Medioevo come sfondo per le proprie invenzioni. Grosso modo nello stesso periodo si cominciava a riproporre anche a un pubblico ampio la musica medievale nelle sale da concerto e nelle registrazioni discografiche. Cecco Angiolieri e François Villon, la tradizione orale del teatro di improvvisazione, Boccaccio, Chaucer, la tradizione letteraria relativa alle crociate, la musica di autori come Perotinus o Guillaume de Machaut hanno dato ispirazione a creazioni e soprattutto a rappresentazioni che in molti casi avevano in realtà poco di autenticamente antico: spesso si assisteva all’elaborazione di un’idea ancora mal definita di un mondo che continuava ad essere considerato oscuro.
Studiando il fascino che il mondo medievale ha esercitato (e continua ad esercitare) sugli artisti contemporanei si possono anche capire molti aspetti del modo in cui la nostra cultura vede e interpreta questa epoca, del nostro passato. Il Medioevo, fra l’altro, si offre sia come pretesto gaio e ricco per immaginare una realtà “carnevalesca”, in cui hanno un ruolo di preminenza i piaceri e il corpo, sia come sfondo per una riflessione beffarda e piena di ironia sulla violenza del potere e della falsa religione. L’incontro si propone di mettere a confronto studiosi di letteratura,
di storia, di musica medievale con protagonisti della musica e del teatro che abbiano tratto ispirazione da temi o atmosfere medievali.
Lunedì 19 aprile
ore 15.00
Archivio di Stato di Siena
SALUTI E APERTURA DEI LAVORI
Presiede TALIA PECKER BERIO
MARIA SOFIA LANNUTTI, La canzone nel Medioevo: generi, tradizione, ricezione
CECILIA PANTI, Pregiudizi e miti sulla musica medievale, fra oblii e riscoperte
VINCENZO BORGHETTI, Una purezza trasgressiva: il suono del Medioevo
negli ultimi quarant’anni
STEFANO LA VIA, De André “poeta del Medioevo” e la lezione di Brassens
ore 21.00
Teatro dei Rozzi
SPETTACOLO MUSICALE
I PARTE
Ensemble L’HOMME ARMÉ
direttore FABIO LOMBARDO
C’era una volta …
Breve viaggio musicale pensando a Fabrizio De André
II PARTE
CARLO PESTELLI
Prima e dopo De André
Martedì 20 aprile
ore 9.00
Archivio di Stato di Siena
Presiede GIANNI GUASTELLA
NIVA LORENZINI, Tra “citazione” e “travestimento”: il Medioevo di Sanguineti
NATASCIA TONELLI, Salutz, o della tradizione: il canzoniere medievale di Giovanni Giudici
STEFANO CARRAI, Temi medievali nella canzone d'autore: De André e Guccini
ROSARIA LO RUSSO LEGGE POESIE MEDIEVALI
AUGUSTO PONZIO, La parola e il corpo grottesco nel Medioevo bachtiniano
FRANCESCO BAUSI, “Il nome della rosa”, ovvero raccontare nel Medioevo
ore 15.00
Archivio di Stato di Siena
Presiede GABRIELLA PICCINNI
MARCO GAETANI, Medioevo tardomoderno
MARZIA PIERI, La leggenda proletaria della giulleria:“Mistero Buffo”
SANDRA PIETRINI, Il linguaggio dei giullari e lo spettacolo del corpo
ANNALISA NESI, “Cedi lo passo”. Sulla lingua dell’Armata Brancaleone (M. Monicelli 1966)
ore 17.30
Tavola Rotonda FRANCESCO STELLA, PIETRO CLEMENTE, ENRICO ARTIFONI, RICCARDO BERTONCELLI