All'appuntamento è possibile partecipare in presenza o anche online
SIENA. “Il leopardo dagli occhi di ghiaccio. Sulle tracce di grandi carnivori e altri animali” è il titolo dell’appassionante diario di viaggio, di studio ma anche di vita, del senese Sandro Lovari, uno dei più noti etologi italiani, fisiocritico e presidente del consiglio direttivo dello “Snow Leopard Network”. Il volume, edito da Laterza con la collaborazione del Club Alpino Italiano, è presentato all’Accademia dei Fisiocritici il 28 gennaio alle ore 17. Possibile partecipare in presenza con green pass rafforzato e mascherina FFP2 o seguire in diretta streaming sul canale YouTube Accademia Fisiocritici Siena. Dopo l’introduzione del Presidente dell’Accademia Giuseppe Manganelli, lo stesso autore illustrerà parte degli studi da lui condotti negli ultimi 30 anni in Asia centro-meridionale, principalmente in Nepal e Pakistan, per indagare biologia e conservazione di grandi carnivori oggi minacciati dal cambiamento climatico e dal bracconaggio. Il pubblico in presenza o da remoto potrà al termine porre domande.
Simbolo dell’Asia trascendente e misteriosa, messaggero degli dei secondo la religione buddhista, il leopardo delle nevi è un raro felino che vive nelle zone più remote del pianeta, ad altitudini proibitive per qualsiasi altro predatore. Per oltre dieci anni il prof. Lovari ha condotto e guidato ricerche sul campo seguendone le tracce in alcuni dei luoghi più selvaggi e incontaminati del pianeta, come le gelide vette dell’Himalaya e gli aridi picchi del Karakoram, e ne ha documentato la ricomparsa nel Parco Nazionale del Monte Everest. Il volume riporta i risultati delle sue indagini su: le prede del felide, i rapporti di convivenza e competizione con il leopardo comune e con altri grandi predatori, il fragile equilibrio con le popolazioni locali, svelando antefatti e retroscena inaspettati e rendendo comprensibile il comportamento di animali di aree così remote.
S. LOVARI (foto F. Ferretti)
Sandro Lovari è stato ricercatore presso le università di Cambridge, Groninga, Stoccolma, Žilina, Pechino e in varie università italiane; infine professore ordinario di Zoologia all’Università di Siena dove ha insegnato Ecologia comportamentale, Etologia e Biologia della conservazione. È professore emerito presso il Museo di Storia Naturale della Maremma (Grosseto). Premio “Personality of the Year” assegnato dal Conseil International de la Chasse (1999), ha collaborato per oltre 35 anni con l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche internazionali e libri sul comportamento ed ecologia dei grandi mammiferi nel loro ambiente naturale in Europa, Asia, Africa e Nord America.
