Musica
CHIUSI. Protagonisti come sempre la musica, lo street food italiano, la mostra mercato di vinili, cd e fumetti, i libri e gli incontri d’autore: il “Lars rock fest” 2014, arrivato alla terza edizione, ha rafforzato la propria proposta di band fuori dagli schemi e, soprattutto, di richiamo internazionale, che hanno portato a Chiusi, nella due giorni di concerti (13 e 14 giugno), oltre 1.500 persone.
Di grande richiamo sono stati i concerti, e le band, che si sono alternate sul palco del Teatro Mascagni, dagli emergenti Modern Blossom agli storici Massimo Volume, dagli States The Pains Of Being Pure At Heart e Radio Moscow, arrivando ai Fear Of Men nati nella terra di Albione. “Il cartellone ha offerto un equilibrio tre le proposte della scena nazionale e quella internazionale con artisti – dice Giovanna Rossi, presidente della Fondazione Orizzonti – provenienti da molti luoghi differenti che a Chiusi hanno incantato gli appassionati del rock e, soprattutto, hanno scoperto la nostra città. Tanta, infatti, anche la partecipazione attraverso i social network e la diffusione delle immagini e delle suggestioni che la città etrusca è riuscita a regalare ai turisti e ai musicisti che hanno reso, per due giorni, Chiusi, una meta privilegiata per gli amanti della musica indipendente”.
Arrivati a Chiusi gli appassionati del rock hanno potuto trovare, oltre che l’accostamento tra lo spleen indie-pop intriso di shoe-gaze dei Fear of Men e i newyorkesi The Pains of Being Pure at Heart, alfieri di un’intera generazione musicale a stelle e strisce, anche birre artigianali e gli “eroi” dello street food italiano che con le loro specialità regionali, provenienti da ogni angolo del Belpaese, hanno offerto un’occasione in più per restare a Chiusi anche durante la partita dei Mondiali che, chiusini, turisti e amanti del rock, hanno visto tutti insieme davanti al maxischermo. “La nostra città –dichiara l’assessore alla qualità della vita Andrea Micheletti –può essere orgogliosa del -Lars rock fest- perchè sono stati due giorni carichi, due giorni imprevisti, due giorni che ci hanno messo alla prova, due giorni che mancheranno. Sono stati giorni in cui ho visto e sentito artisti, musicisti e scrittori importanti arrivare nella nostra città. Ma soprattutto ho visto e sentito un gruppo di amici che ha tirato dritto anche superando le avversità metereologiche. Un gruppo che si è dimostrato unito e compatto nelle scelte, nelle decisioni e nell’organizzazione.” Mentre fervono i preparativi e, soprattutto, le idee per la prossima edizione dal Gruppo Effetti Collaterali, l’associazione tutta rock nata a Chiusi, attraverso la voce del coordinatore Giannetto Marchettini, fanno sapere che “il bilancio dell’edizione 2014 del Lars Rock Fest è assolutamente entusiasmante. Siamo contenti per l’affermazione dell’evento dovuta alla qualità dei gruppi proposti che hanno portato per due giorni l’attenzione su Chiusi anche dei network di musica specializzata e per aver portato in questo territorio due gruppi straordinari come The Pains Of Being Pure At Heart e Radio Moscow e per aver proposto i Massimo Volume, una band storica tornata in voga dopo l’affermazione del disco Aspettando i barbari, ma anche tutte le altre proposte e i gruppi emergenti che, siamo certi, si faranno strade nel mondo della musica”.
Di grande richiamo sono stati i concerti, e le band, che si sono alternate sul palco del Teatro Mascagni, dagli emergenti Modern Blossom agli storici Massimo Volume, dagli States The Pains Of Being Pure At Heart e Radio Moscow, arrivando ai Fear Of Men nati nella terra di Albione. “Il cartellone ha offerto un equilibrio tre le proposte della scena nazionale e quella internazionale con artisti – dice Giovanna Rossi, presidente della Fondazione Orizzonti – provenienti da molti luoghi differenti che a Chiusi hanno incantato gli appassionati del rock e, soprattutto, hanno scoperto la nostra città. Tanta, infatti, anche la partecipazione attraverso i social network e la diffusione delle immagini e delle suggestioni che la città etrusca è riuscita a regalare ai turisti e ai musicisti che hanno reso, per due giorni, Chiusi, una meta privilegiata per gli amanti della musica indipendente”.
Arrivati a Chiusi gli appassionati del rock hanno potuto trovare, oltre che l’accostamento tra lo spleen indie-pop intriso di shoe-gaze dei Fear of Men e i newyorkesi The Pains of Being Pure at Heart, alfieri di un’intera generazione musicale a stelle e strisce, anche birre artigianali e gli “eroi” dello street food italiano che con le loro specialità regionali, provenienti da ogni angolo del Belpaese, hanno offerto un’occasione in più per restare a Chiusi anche durante la partita dei Mondiali che, chiusini, turisti e amanti del rock, hanno visto tutti insieme davanti al maxischermo. “La nostra città –dichiara l’assessore alla qualità della vita Andrea Micheletti –può essere orgogliosa del -Lars rock fest- perchè sono stati due giorni carichi, due giorni imprevisti, due giorni che ci hanno messo alla prova, due giorni che mancheranno. Sono stati giorni in cui ho visto e sentito artisti, musicisti e scrittori importanti arrivare nella nostra città. Ma soprattutto ho visto e sentito un gruppo di amici che ha tirato dritto anche superando le avversità metereologiche. Un gruppo che si è dimostrato unito e compatto nelle scelte, nelle decisioni e nell’organizzazione.” Mentre fervono i preparativi e, soprattutto, le idee per la prossima edizione dal Gruppo Effetti Collaterali, l’associazione tutta rock nata a Chiusi, attraverso la voce del coordinatore Giannetto Marchettini, fanno sapere che “il bilancio dell’edizione 2014 del Lars Rock Fest è assolutamente entusiasmante. Siamo contenti per l’affermazione dell’evento dovuta alla qualità dei gruppi proposti che hanno portato per due giorni l’attenzione su Chiusi anche dei network di musica specializzata e per aver portato in questo territorio due gruppi straordinari come The Pains Of Being Pure At Heart e Radio Moscow e per aver proposto i Massimo Volume, una band storica tornata in voga dopo l’affermazione del disco Aspettando i barbari, ma anche tutte le altre proposte e i gruppi emergenti che, siamo certi, si faranno strade nel mondo della musica”.