Un film fedele a quanto le arti raccontano, senza interpretazioni
di Paola Dei
SIENA. Proiettato alla 71 Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia in Concorso arriva al Cinema Pendolai, Il giovane favoloso di Mario Martone che, dopo L’amore molesto (1995) e Noi credevamo(2010), si cimenta ancora con film storici in costume. svelando parti di storia meno conosciute.
Con Elio Germano, Davide Riondino, Isabella Ragonese, Iaia Forte, Anna Mouglalis, Federica De Cola, Massimo Popolizio e con la partecipazione straordinaria di Sandro Lombardi che a marzo vedremo a reatro nella nostra città con la regia di Federico Tiezzi.
Il grande Giacomo Leopardi prende corpo sullo schermo con le sua passioni, le sue emozioni, la sua rigorosità ed insieme la sua intensità senza tempo unita al desiderio di conoscere ed esplorare il mondo. Un omaggio ad uno dei più grandi poeti di tutti i tempi che ci ha lasciato versi conosciuti in tutto il mondo frutto di una mente brillante che non trova corrispondenza nel corpo deforme, ma anche un cammino attraverso le lettere e le testimonianza che Mario Martone insieme con la moglie Ippolita di Majo hanno raccolto per realizzare la sceneggiatura con la decisione etica ed estetica di restare fedeli a quanto le arti raccontano senza lasciarsi andare ad interpretazioni.
Ecco allora che fra le tante pagine e sequenze del Film emerge un rapporto quasi viscerale fra Leopardi (Elio Germano) e Antonio Ranieri (Michele Riondino) come se l’uno amasse dell’altro la mente e l’altro amasse invece dell’uno il corpo vigoroso, ma la relazione rimane amicale e non ha una definizione netta. Durante le sue passeggiate nella sua Recanati, il poeta marchigiano ci viene mostrato nella su dimensione più umana, senza dubbio più viva di quella che siamo abituati a studiare sui banchi di scuola, che stimola il desiderio di riscoprirlo nella sua opera dopo averlo conosciuto nella sua parte carnale e fisica e, perché no, riprendere in mano le splendide pagine delle Operetti morali e Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi di Ranieri.