La mostra del collettivo Fondazione Malutta si svolgerà negli spazi dell’ex-refettorio del Santa Maria della Scala
SIENA. Il Gemello Cattivo è il titolo della mostra del Collettivo di artisti (circa 50) che prende il nome di Fondazione Malutta. Il progetto è stato selezionato a seguito della call Just Image e ai due workshop (con Elio Grazioli e Maurizio Guerri) dedicati a collettivi, artisti e curatori, curati da Michela Eremita. La mostra è l’attuazione della selezione del 2017 e rientra nel programma Toscanaincontemporanea2018 della Regione Toscana.
Il Gemello Cattivo è stata la risposta artistica del collettivo al tema Twins scelto da Elio Grazioli, critico d’arte e docente dell’Università di Bergamo, per il workshop attivato da lui. Gli incontri di Just Image erano finalizzati alla creazione di pratiche espositive originali da presentare nella Project Room per l’autunno 2018 (ottobre-dicembre). La giuria che ha selezionato il progetto come migliore tra quelli presentati è stata composta da Michela Eremita, Elio Grazioli, Maurizio Guerri e Daniele Pitteri.
La mostra del collettivo Fondazione Malutta si svolgerà negli spazi dell’ex-refettorio e avrà, dalla sua apertura per circa due giorni, il carattere di cantiere visitabile dal 4 ottobre fino al 5 novembre. L’installazione rievocherà nella forma gli scrigni preziosi, i cibori, della Sagrestia Vecchia – Sala delle Reliquie del Santa Maria della Scala.
Fondazione Malutta conta più di cinquanta artisti tra i 20 e i 35 anni. Età anagrafiche, lingue madri e strumenti di lavoro spesso molto distanti tra loro sono confini continuamente valicati dal gruppo: un confluire di culture, generi e sensibilità differenti volte ad arricchire la qualità e la ricerca collettiva. Le geografe degli artisti che ne fanno parte toccano numerosi Paesi, dall’Albania alla Serbia, dalla Francia alla Cina, dall’Italia alla Croazia, dalla Slovenia alla Lettonia e al Kosovo, per approdare poi tutti a Venezia, città che – come l’arte – è allergica al confine, e nel movimento, in quanto scambio, trova la sua natura più profonda.
Nel 2013 la Fondazione prende lo statuto di associazione presso la Serenissima e così si cerca
una casa, una tana, una bottega per sviluppare i suoi progetti.
Si propone di diffondere un patrimonio artistico in crescita, giovane e grintoso, attraverso mostre ed eventi in vesti mutabili.
Fondazione Malutta ha esposto in diverse istituzioni e gallerie in Italia e all’estero. I progetti più recenti includono Torre Maluttona – Mercato Babelico, Monitor Gallery, Roma; Brišit de bardò bardò/aiai caramba, Spazio Buonasera, Torino; Maluttaklaus, Straperetana, Pereto; La costruzione di un errore, Teatrino di Palazzo Grassi, Venezia; Passengers That Come And Go, Tulla Culture Center, Tirana; Collezione Malutta, Monitor Gallery, Roma; Fondazione Malutta Meets the Albanian Pavilion, Padiglione Albania 15. Biennale di Architettura, Venezia; Finding Goran Gogić, Rob Pruitt’s Flea Market, A plus A Gallery, Venezia.
Artisti / Artists
Giuseppe Abate, Giuseppe Adamo, Beatrice Alici, Giulia Andreis, Luisa Badino, Giulia Maria Belli, Giovanna Bonenti, Thomas Braida, Gino Blanc, Chiara Campanile, Marco Cassarà, Nina C’eranić, Francesco Cima, Oscar Contreras Rojas, Nebojša Despotovic, Veronica de Giovanelli, Fabio De Meo, Anna Facchetti, Nicola Facchini, Virginia Gabrielli, Enej Gala, Beatrice Gelmetti, Martino Genchi, Eric Gerini, Riccardo Giacomini, Marco Gobbi, Massimiliano Gottardi, Andrea Grotto, Dritan Hyska, Manuela Kokanović, Noema Kosuth, Justine Luce, Iva Lulashi, Nicolas Magnant, Rachele Maistrello, Francesco Maluta, Cristiano Menchini, Luca Migliorino, Alice Modenesi, Valerio Nicolai, Anastasiya Parvanova, Edison Pashkaj, Giulio Peirè, Carolina Pozzi, Barbara Prenka, Paolo Pretolani, Mattia Sinigaglia, Marta Spagnoli, Vito Stassi, Danilo Stojanović, Maddalena Tesser, Emiliano Troco, Sulltane Tusha, Aleksander Velišcek, Serena Vestrucci, Nežka Zamar