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La lettura del materiale originale è sorprendente in questa versione teatrale di Stefano Massini, regista e autore del testo: in primo piano non c'è la ricerca gotica della paura a tutti i costi, bensì la sconcertante umanità della Creatura, scaraventata al mondo con un fardello inestricabile di domande. La sua dolorosa solitudine è in realtà la chiave di tutto il testo, e illumina a posteriori perfino il tortuoso percorso del giovane Victor verso la creazione. In un gioco continuo di ribaltamenti e specchi, ci troviamo davanti alla tormentata continuità che lega la passione prometeica del ventiquattrenne Victor alla desolata diversità della sua Creatura, la cui rabbiosa protesta è la protesta dell'Uomo contro i limiti – di ogni tipo – che lo attanagliano.
“Ho scritto la mia versione teatrale di Frenkenstein – afferma Massini – con irrispettoso rispetto. Del testo originale mi sono sforzato di mantenere le atmosfere, i colori, la decadente freddezza dell'ultimo Settecento, optando però per una radicale rivoluzione di punto di vista: a tessere le trame della storia è stavolta la Creatura, il cui umanissimo viso impera sulla scena come un lungo primo piano, capace di evocare – come in un lucido atto d'accusa – perfino la nascita del suo stesso Creatore. E le tappe dell'esperimento di Victor prendono forma – un indizio dopo l'altro – con i tratti lucidi delle tavole enciclopediche, in un mosaico fitto di personaggi che negli occhi della Creatura assommano tutte le miserie della condizione umana.
Sarà il racconto della Creatura – sottolinea ancora Massini – grande maschera dominante sulla scena attraverso la proiezione del volto di Sandro Lombardi, a far prendere vita ai personaggi di questo mio Prometeo moderno”. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Metastasio e dal Teatro delle Donne, in collaborazione con il Festival della creatività, le scene sono di Laura Benzi, i costumi di Micol Medda e Caterina Bottai. Oltre a Sandro Lombardi che dà viso e voce alla Creatura, gli atri interpreto sono Luisa Cattaneo, Silvia Frasson, Amerigo Fontani, Alessio Nieddu, Daniele Bonaiuti, Simone Martini, Antonio Fazzini, Roberto Posse.