SIENA. La chiusura dell'anno accademico all'Istituto Superiore di Studi Musicali “R. Franci” non comporta solo la fine delle lezioni e l'inizio degli esami ministeriali, ma significa anche offrire alla cittadinanza concerti di grande pregio, come quello che si è tenuto nella serata di martedì 8 giugno presso il Teatro dei Rinnovati di Siena. Qui infatti l'orchestra Rinaldo Franci Città di Siena si è esibita proponendo agli uditori la Sinfonia n.5 di Schubert, compositore noto al grande pubblico più per la sua produzione liederistica che non per quella sinfonica, nonostante il suo rivoluzionario modo di intendere tale genere: il compositore infatti considerava l'orchestra alla stregua di uno strumento, facendo sviluppare il discorso musicale non più esclusivamente dagli archi ma da tutti gli strumenti. Di conseguenza le sinfonie schubertiane necessitano di un organico orchestrale estremamente coinvolgente, proprio come quello dell'orchestra Rinaldo Franci Città di Siena, composta da alcuni docenti e dai migliori allievi della scuola, orchestra che di nuovo ha confermato la propria competenza e raffinatezza grazie alla maestria del suo direttore, il M° Michele Manganelli, e alla bravura degli orchestrali. Protagonisti indiscussi della serata sono stati però i due solisti, entrambi pianisti. Ludovico Troncanetti ha eseguito il Rondò à la Krakoviak op.14 che Frédéric Chopin compose a soli diciotto anni suscitando, come egli stesso annotò, “la simpatia di tutti i professionisti […] le signore e gli artisti” dell'epoca, tanto che “a cominciare dal direttore d'orchestra […] sino all'accordatore del pianoforte tutti si stupivano della bellezza della composizione”. Massimiliano Iezzi ha invece affrontato il Concerto op.54 di Robert Schumann, così descritto dalla moglie del compositore – Clara Schumann – anche lei pianista: “Com'è ricco di invenzione, com'è interessante dal principio alla fine; com'è fresco, e quale insieme ben connesso! Studiandolo, provo un vero piacere”. Lo stesso che abbiamo provato noi ascoltando i due musicisti i quali, pur essendo giovanissimi, possono già vantare importanti riconoscimenti in ambito musicale. Ludovico Troncanetti – che frequenta il sesto anno del corso di pianoforte della classe del M° Marco Guerrini – si è distinto nel 2009 con l'esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra K453 di Mozart e, recentemente all'Accademia dei Rozzi, con un recital che prevedeva musiche di Haydn e Schumann. Massimiliano Iezzi, vincitore di svariati concorsi nazionali e internazionali – come il Concorso Internazionale Toscana Classica 2008 o il Concorso Nazionale Città di Piove di Sacco 2009 per citare le sue ultime due fatiche – nonché della borsa di studio intitolata al celebre direttore dell'Istituto Franci “Vittorio Baglioni” e diplomando sotto la guida del M° Hector Moreno, si è imposto all'attenzione del pubblico durante la Festa Europea della Musica dello scorso anno con una travolgente interpretazione del Concerto n.1 op.15 di Beethoven. Ci troviamo quindi di fronte a due talenti, i cui nomi certamente ricorreranno anche in futuro nei cartelloni musicali senesi e non solo. D'altronde la stessa scelta del repertorio e persino della data del concerto denotano un'approfondita preparazione culturale e tanta professionalità. Nel 2010 ricorrono infatti i bicentenari della nascita di Chopin e Schumann, quest'ultimo nato proprio l'otto giugno del 1810 e, sempre durante il primo ventennio del XIX secolo, Franz Schubert compose la Quinta Sinfonia.
Nulla quindi è stato lasciato al caso. Pertanto non c'è da stupirsi se la grande sensibilità e maturità musicale dei due solisti, dell'orchestra e del suo direttore hanno commosso e conquistato il pubblico presente, che li ha ricambiati con un tripudio di applausi e ovazioni, pubblico che sicuramente non mancherà al prossimo concerto dell'Istituto che si svolgerà nella serata del 21 giugno nella Chiesa di Sant'Agostino in occasione della Festa Europea della Musica. D'altronde la passione di questi ragazzi per la musica, il loro amore per gli strumenti, la loro perizia tecnica e interpretativa sarebbero impensabili senza l'impegno dei docenti e del direttore dell'Istituto, il M° Antonio Anichini, i quali si dedicano da anni con entusiasmo, pazienza e dedizione alla formazione musicale degli allievi, preparandoli ad un futuro da musicisti professionisti.
Nulla quindi è stato lasciato al caso. Pertanto non c'è da stupirsi se la grande sensibilità e maturità musicale dei due solisti, dell'orchestra e del suo direttore hanno commosso e conquistato il pubblico presente, che li ha ricambiati con un tripudio di applausi e ovazioni, pubblico che sicuramente non mancherà al prossimo concerto dell'Istituto che si svolgerà nella serata del 21 giugno nella Chiesa di Sant'Agostino in occasione della Festa Europea della Musica. D'altronde la passione di questi ragazzi per la musica, il loro amore per gli strumenti, la loro perizia tecnica e interpretativa sarebbero impensabili senza l'impegno dei docenti e del direttore dell'Istituto, il M° Antonio Anichini, i quali si dedicano da anni con entusiasmo, pazienza e dedizione alla formazione musicale degli allievi, preparandoli ad un futuro da musicisti professionisti.