POGGIBONSI. Prosegue con un doppio appuntamento il Festival Internazionale delle Ombre di Staggia Senese.
Domani (17 giugno), il pubblico del festival potrà prendere parte ad una conferenza con il filosofo Salvatore Natoli per poi vedere lo spettacolo della compagnia fiorentina Zaches “Il fascino dell'idiozia”.
La serata comincerà alle 21 con l'incontro dal titolo “La Natura ama nascondersi”, un convegno di filosofia che vedrà sul palco Salvatore Natoli, filosofo e docente dell'università Milano Bicocca e Antonio Prete, saggista ,poeta e docente dell'Università di Siena.
Alle 22,30 invece sarà la volta del “Fascino dell'idiozia” (ingresso 7 euro, consigliato ad un pubblico adulto), un lavoro della giovane compagnia Zaches di Firenze che prende spunto dalle Pitture Nere di Francisco Goya in una messa in scena fatta di luci e movimenti.
La quattordicesima edizione del Festival Internazionale delle Ombre, dal titolo “L'ombra del vivere”, proseguirà fino a sabato (19 giugno) ed è organizzato dal Comune di Poggibonsi in collaborazione con le associazioni Stacciaburatta e Amici di Staggia Senese, il patrocinio di Regione Toscana e Provincia di Siena e con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. L'obiettivo è quello di parlare del tema complesso della morte con i linguaggi del teatro, della poesia, delle immagini affidandosi alla parola di filosofi e letterati. Informazioni: <www.festivalombre.it
Lo spettacolo
Un’indagine sulle atmosfere che abitano le Pitture Nere di Goya, restituite sulla scena attraverso la luce, il suono e il movimento. Un lavoro sulla percezione costretta dalla menomazione dei sensi. La stessa che Goya visse in seguito alla malattia che lo condusse alla sordità, durante la quale creò le Pitture Nere. I corpi sono concessi allo sguardo per sottrazione, strappati al buio, al silenzio e all’immobilità. Il fascino per le Pitture Nere è il fascino per l’idiozia, nel suo significato etimologico: la visione del mondo come universo personale, privato, inafferrabile, incompreso, fuori dalla normalità, dalla socialità, strano, idiota.
La compagnia
Zaches Teatro nasce con una folgorazione verso gli spettacoli di gruppi russi come Akhè o Derevo. I componenti gravitavano intorno al Jack&Joe Theatre, disperso tra le colline ma incredibilmente vivo nella provincia fiorentina, condiviso, fervido di novità e presenze propositive. La compagnia vera e propria nasce nel 2006 con un lavoro su Beckett. Gli Zaches prepararono il materiale di lavoro durante un anno, attraverso ricerche sulla maschera e il movimento, improvvisazioni e musica intuendo la direzione del lavoro senza conoscerla. One Reel è stato il primo lavoro di Zaches Teatro.