Per ricordare Mario Luzi in lingue diverse
di Annalisa Coppolaro
SIENA. Da sette anni ormai si festeggia a Siena la Notte della Poesia. Ma mai prima la poesia era salita sul palco dei Rinnovati, mai forse si sarebbe pensato neppure possibile ascoltare decine e decine di poesie in cinese, arabo, coreano, svedese, rumeno, sardo, francese, italiano proprio in questa magica cornice. E’ accaduto invece, giovedì 27 novembre, è accaduto grazie all’impegno dell’Università per Stranieri nella persona di Maurizio Spagnesi, docente di italiano L2 proprio all’UniStraSi, che già da sette anni organizza questo evento affascinante e che quest’anno, nel centenario della nascita di Luzi, è al suo secondo appuntamento . Svoltasi infatti a maggio con grande successo nell’aula magna dell’Università per Stranieri, la magia della serata si è ripetuta al Teatro nel cuore di Siena, dopo la proposta dell’assessore alla Cultura Massimo Vedovelli di una collaborazione tra Comune di Siena e Università per Stranieri, da molti anni ormai una delle grandi istituzioni che danno lustro alla nostra città.
il prof. Spagnesi con la collaborazione della direttrice dei Rinnovati Donatella Pollini, e dl Tecnico del teatro Roberto Pianigiani, ha apportato alcune modifiche alla classica formula consolidata nelle precedenti edizioni, e per la prima volta è stato allestito un palcoscenico con una vera e propria scenografia, così da accompagnare le poesie da momenti musicali. Si sono quindi alternati alla lettura delle poesie brani della tradizione popolare italiana e americana, grazie alla presenza del Coro Gospel Joyful Anthem Gospel Choir, al gruppo Me, Myself and Marica (entrambi composti anche da studenti dell’Università per Stranieri) e la cantante statunitense Faith Gilmore, anche lei studente di italiano presso il Centro Linguistico L2 dell’Ateneo senese.
La Notte della poesia, dopo le presentazioni dell’Assessore Vedovelli, della Rettrice dell’Università per Stranieri Monica Barni, e del Professore Ordinario di Letteratura Italiana Pietro Cataldi, è stata aperta da Maurizio Spagnesi con l’apporto di tre presentatori, tre studenti della stessa Università per Stranieri, Nertila Simaneta, Giulia Peri e Peppe Sanfilippo.
E la magia è avvenuta di nuovo, la magia della parola davanti ad oltre 400 persone che hanno gremito la platea e tutti i palchi fino al loggione, tanti studenti sul palco, tanta gente ad ascoltare le poesie lette in lingua straniera e poi tradotte in italiano, e di nuovo la sensazione che la poesia esiste e vive nelle nostre esistenze quotidiane. La concreta impressione è che, nonostante le ritrosie degli editori, questa forma letteraria non è lontana da noi, tutt’altro. Vive ed esiste e respira tra di noi.
Sono state lette 45 poesie di poeti di 30 nazionalità diverse. Quattro ore, una catena di parole e di emozioni, tra letture, musica, traduzione, energia, culture differenti e creazione poetica vibrante in tante forme e lunghezze e suoni e idiomi diversi, a provare che la scommessa degli organizzatori è stata vinta di nuovo. In un mondo dove il sensazionalismo si crede al centro di ogni cosa, la semplice riscoperta della parola pura e sincera ha forse stupito un po’ tutti. Molti di coloro che avevano portato una poesia non sono riusciti a leggerla per mancanza di tempo, ma molti ce l’hanno fatta, ed hanno emozionato emozionandosi. Straordinaria serata di magia