di Giulia Tacchetti
FIRENZE. Si è aperto a Firenze, in via Por Santa Maria, uno spazio dedicato all’arte ed alla cultura italiana creato da Opera Laboratori. Siamo rimasti particolarmente colpiti da questo evento preparato ieri (21 dicembre) da Opera laboratori per i media senesi. Colpiti perché in Italia, a detta di Di Bello, non esiste un ambiente analogo, in cui siano rappresentati luoghi d’arte e cultura di tutta Italia. Appena entrati, ci troviamo trasportati in un caledoscopico mondo, grazie alle immagini ad alta definizione delle opere d’arte e dei monumenti proiettati alle pareti. Le persone si possono trovare di fronte ora al David di Michelangelo ora agli scavi di Pompei o essere condotti sulla sommità della Porta del Cielo del Duomo di Siena e quindi possono scegliere dove recarsi, nel caso non abbiano già una meta.
Senza impiego di materiali cartacei, con l’aiuto esclusivo di quelli digitali e tramite QR code, è possibile avere tutte le informazioni necessarie per organizzare le proprie visite, o un tour, ed uscire con i biglietti di ingresso ufficiali dei musei, delle mostre, delle visite guidate e dei monumenti italiani. La persona, turista e non (si pensi all’utilizzo che ne possono fare le scuole, ma anche i tour operator), ha la possibilità di programmare e facilitare il proprio viaggio in Toscana, Umbria, Lombardia e nel resto d’Italia: dalla Pinacoteca di Brera, alla Reggia di Caserta, al Parco archeologico di Pompei ed Ercolano, a Villa Giulia a Roma… Opera Your Preview propone non solo arte, ma anche possibilità di tipo naturalistico e scientifico con l’Acquario di Genova e quello di Livorno.
L’offerta, nel futuro, potrà essere arricchita grazie ad altri musei, teatri ed istituti culturali del territorio che vorranno unirsi a questo progetto di Opera Laboratori. Collaborazione auspicabile, perché verrebbe realizzato, forse, un progetto unico non solo in Italia, ma anche nel mondo. Stiamo esagerando?
Altro evento promosso da Opera Laboratori, Museo Galileo, Gallerie degli Uffizi e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali è la mostra, appena inaugurata a Palazzo Pitti, “Dall’Inferno all’empireo – Il mondo di Dante tra scienza e poesia” (14 dicembre 2021-6 marzo 2022). La collaborazione tra Museo Galileo e Gallerie degli Uffizi si rinnova in questo originale evento, che conclude le numerose iniziative che celebrano i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Per la prima volta a “Dante scienziato” viene dedicata una mostra che, inquadrando le sue competenze scientifiche, ce lo presenta medico, abbachista, geométra, “geologo” e cosmografo.
Prendendo spunto dalle lezioni accademiche di Galileo sulla misura e sul luogo dell’Inferno dantesco – dove lo scienziato definiva Dante “corografo e architetto”- la mostra (curata dal vice direttore del museo Galileo Filippo Camerota) risulta originale e coinvolgente, soprattutto per l’uso di riproduzioni in alta risoluzione di opere non trasportabili. Grandi modelli tridimensionali che rappresentano la Terra e la struttura cosmologica dell’Universo come erano conosciute all’epoca di Dante, e filmati realizzati dal Laboratorio Multimediale del Museo Galileo lasciano lo spettatore incantato, perché lo fa entrare in un mondo virtuale. Ad esempio, il video prodotto da Infini.to-Planetario di Torino per l’Agenzia Spaziale Italiana, che mette a confronto il mondo di Dante con le moderne esplorazioni del sistema solare, consente al visitatore di entrare in uno spazio che riproduce stelle e pianeti con cui può interagire, come se navigasse nell’universo espanso di Guerre Stellari.
Immaginiamo la gioia degli studenti grandi e piccoli di trovarsi nella loro dimensione preferita con un valore aggiunto: il fantascientifico è divenuto realtà. Grazie a due proiezioni multimediali immersive prodotte da camerAnebbia, i visitatori sono trasportati all’interno delle miniature di un prezioso manoscritto della Commedia, conservato alla British Library, rivivendo l’esperienza del viaggio intrapreso da Dante. Il percorso espositivo è scandito da tre sale che rappresentano le tre cantiche. Nella prima, Inferno, il visitatore si trova immerso nelle viscere della Terra; alzando gli occhi verso la copertura a cupola vede le terre emerse dall’interno, vale a dire dal punto di vista di Lucifero, il cui immenso corpo sta sospeso al vertice della grande voragine conica che accoglie i dannati. Dal Purgatorio, la sala è coperta dal cielo stellato dell’emisfero australe, si passa al Paradiso. Il visitatore si trova sospeso tra il mondo tolemaico, riprodotto sul pavimento e il mondo spirituale, rappresentato dalle schiere angeliche.
Preziosi manoscritti, stampe, disegni, incisioni, mappe del mondo… arricchiscono la mostra. Non ci rimanere che apprezzare sempre più il lungo e difficoltoso lavoro effettuato da Opera Laboratori non solo per l’impegno nella diffusione del patrimonio artistico italiano nel mondo, ma anche in questo nuovo impegno di agevolare i visitatori nelle varie difficoltà che incontrano quando viaggiano.