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SARTEANO. “Chiunque tu sia” , il cortometraggio scritto e diretto dal regista Gabriele Valentini, si è aggiudicato il terzo premio del Nonantola Film Festival 2010.
Su quarantadue concorrenti il filmato è entrato nella rosa dei vincitori con la motivazione "il corto presenta buone qualità tecniche di regia e fotografia e un'articolata ed interessante sceneggiatura. Usa modelli di ambientazione e costumi che si rifanno ad un immaginario giovanile mantenendo un forte legame con il classico impianto teatrale shakespeariano".
Il cortometraggio ispirato a “Romeo/Giulietta”, portato in scena dallo stesso Valentini alla fine di dicembre, è un’originale reinterpretazione del dramma shakespeariano, totalmente decontestualizzato dal periodo in cui vissero gli amanti più famosi del mondo. Il video ha un elemento in più “Mi sono immaginato – spiega Gabriele Valentini – cosa a distanza di anni Sheakespeare avrebbe pensato del suo dramma e così ho ‘giocato’ con le varie ipotesi, compresa quella che lui desiderasse un altro finale per questa storia. Uno Sheakespeare pensieroso e solitario al quale fanno visita tutti i suoi personaggi- continua il regista- risvegliando la sua coscienza: come se già vivessero in una dimensione parallela e resi immortali da lui stesso, lo invitano nel “luogo della coscienza” perché possa cambiare la fine, loro chiedono di farli vivere. E’ qui che passa tutto in secondo piano, al cospetto dell’amore dei due giovani, anche l’ostilità dei Montecchi e Capuleti vengono messe da parte”. Valentini riesce a descrivere, con ferma delicatezza, le pieghe più intime di uno Shakespeare che ha dentro di se una parte maschile ed una femminile, un Romeo e una Giulietta appunto.
“E se la fine non fosse fine?” -si chiede Shakeaspeare- “Se dalla mia penna scendesse tanto inchiostro da poter riscrivere la storia?”.
Nel cortometraggio i due amanti vivono la loro storia d’amore, viene concessa loro una nuova possibilità positiva, regalando allo spettatore quel trasporto tenero ma allo stesso tempo amaro degli amori contrastati. Bravissimi gli attori, coinvolgente l’ambientazione, Valentini si destreggia con naturalezza tra continui rimandi al dramma shakespeariano e ambientazioni immaginarie, la fotografia e il montaggio, curate da Emiliano Migliorucci, contribuiscono a tenere col fiato sospeso lo spettatore fino alla fine .