In programma la Messa in re maggiore op. 86 di Antonin Dvorak
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SIENA. Il Coro VicoAlto di Siena esegue, dedicandola al Beato Giovanni Paolo II, la Messa in RE maggiore, op.86 per coro e organo di Antonin Dvorak. Il concerto verrà preceduto da un ricordo della figura di Papa Wojtyla da parte di Monssignnor Benedetto Rossi, con letture di alcune poesie del Pontefice da parte di Paola Benocci, nota attrice, e con proiezioni di immagini del Papa. Il Coro verrà diretto dalla maestra Pia Palmieri e accompagnato dal pianista Andrea Secchi. L’esibizione avrà luogo domenica 15 maggio alle 17 nella Chiesa di San Vigilio. L’ingresso è libero.
Dvorak, che aveva già composto un colossale Stabat Mater di grande successo, ricevette nel 1887 la richiesta di scrivere una Messa per l’inaugurazione della cappella di famiglia da un suo illustre amico, l’architetto Josef Hlàvka. L’organico musicale doveva essere perciò ridotto, quindi egli scrisse per 4 solisti o piccolo coro (ed è in quest’ultima versione che la Messa verrà ora rappresentata), con un magnifico accompagnamento d’organo. Dvorak stesso dichiarò di aver inteso questa sua opera come una testimonianza di fede, di speranza e di amore verso Dio e che senza la sua nota profonda religiosità non avrebbe mai potuto concepirla. La Messa fu eseguita l’11 settembre del 1887, in una rappresentazione ‘fra pochi, ma buoni, amici’.
Dvorak, che aveva già composto un colossale Stabat Mater di grande successo, ricevette nel 1887 la richiesta di scrivere una Messa per l’inaugurazione della cappella di famiglia da un suo illustre amico, l’architetto Josef Hlàvka. L’organico musicale doveva essere perciò ridotto, quindi egli scrisse per 4 solisti o piccolo coro (ed è in quest’ultima versione che la Messa verrà ora rappresentata), con un magnifico accompagnamento d’organo. Dvorak stesso dichiarò di aver inteso questa sua opera come una testimonianza di fede, di speranza e di amore verso Dio e che senza la sua nota profonda religiosità non avrebbe mai potuto concepirla. La Messa fu eseguita l’11 settembre del 1887, in una rappresentazione ‘fra pochi, ma buoni, amici’.