Il racconto Lo schiaccianoci, adatto ad ogni genere di pubblico, è ambientato alla vigilia di Natale in casa Stalhbaum, come mostra l’abete addobbato
di Paola Dei Critico ANCT
SIENA. Dopo i formidabili successi collezionati nei migliori Teatri italiani con il travolgente spettacolo Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij!, a grande richiesta torna in scena al Teatro dei Rinnovati per la Stagione 2022-2023, il Balletto di Siena, con l’Opera del grande compositore russo; balletto classico in due tempi con le coreografie del Maestro Marco Batti, i costumi di Jasha Atelier V.I.P. S.r.l., le scenografie S.I.R.T. srl, il Light Design di Claudia Tabbi e con i ballerini Eleonora Datta nelle vesti di Clara, Filippo Del Sal nello Schiaccianoci, Carolina Giornelli nelle vesti de La Fata Confetto, Giuseppe Giacalone nel Principe, Giuseppe Giacalone e Camille Granet nei sig.ri di Stahlbaum, Filippo Del Sal anche nella interpretazione dello zio Drosselmeyer, Mirco Badalassi in Fritz, Amedeo Giunta nel Soldatino, Sofia Sanchez Bretones nei panni de La bambola, Francesco Palmitesta ne il Pirata, Giuseppe Giacalone interpreta Il Topo, Chiara Gagliardo La Regina delle Nevi, Elena Iannotta ne La solista di danza araba.
Una favola moderna che il Maestro Batti ha saputo interpretare a trecentosessanta gradi conferendo all’opera sontuosità e giocosità e abbinando i momenti più intimistici e quelli più festaioli all’interno di una atmosfera sognante che accompagna lo spettatore fino all’ultima scena a cavallo fra realtà e finzione.
I ballerini si muovono con agilità evidenziando la loro abilità sia nella danza, sia nell’interpretazione attoriale che evidenzia in primo piano tematiche immortali come l’amore, la bellezza, il male e l’adolescenza con i suoi turbamenti e i suoi sogni.
Il racconto, adatto ad ogni genere di pubblico, è ambientato alla vigilia di Natale in casa Stalhbaum, come mostra l’abete addobbato che il Maestro Batti ha collocato in un punto strategico della scena, tanto da diventare personaggio fra i personaggi e osserva i genitori di Clara-Marie e Fritz mentre organizzano una festa.
Nell’aria concitata dove si intrecciano coreografie e musiche, incanto e immaginazione, lo spazio si anima maggiormente all’arrivo di Drosselmayer, padrino dei bambini, che porta loro in dono insoliti oggetti, come bambole meccaniche che danzano e un misterioso schiaccianoci a forma di Ussaro che colpisce particolarmente la piccola Clara, ma che poi viene danneggiato e nascosto dal piccolo Fritz.
Clara, come una esploratrice della vita, al termine della festa continua a cercare il suo schiaccianoci e fra i passi di danza che esaltano momenti magici, allo scoccare della mezzanotte dagli angoli più bui della stanza, cominciano ad apparire topolini che assumono un aspetto minaccioso. Escono dalle loro scatole anche i soldatini: granatieri, ussari e artiglieri, e danno vita ad una lotta a colpi di note.
Lo Schiaccianoci, per merito di Drosselmayer riprende vita e con grande coraggio si immette nella mischia per affrontare in duello il Re dei topi che riesce a sconfiggere con l’aiuto di Clara mentre la battaglia volge a favore dei soldatini. Il vincitore della battaglia si trasforma in un Principe e si inginocchia davanti a Clara invitandola tra i rami del magico albero di Natale. Un momento immaginifico dove la scena evanescente si trasforma e in una notte di luna piena mostra i due personaggi entrare in una foresta. I danzatori evidenziano una tecnica ineccepibile, capace di creare un incanto che si fonde con un’altro incanto grazie alle coreografie e alla padronanza dello spazio dei ballerini: Il Valzer dei fiocchi di neve, dove i fiocchi stessi si muovono come se cadessero a tempo di valzer accompagnando i due personaggi. Il secondo Atto non è meno suggestivo e vede i due giovani entrare nel Regno dei Dolci, un luogo ricco di decori colorati come le caramelle e altre magiche leccornìe.. Al Palazzo Reale fata Confetto chiede allo Schiaccianoci di raccontare tutta la storia e subito dopo ordina al Palazzo di esibirsi in danze che onorano gli ospiti. Qui prende corpo, grazie ad una coinvolgente formula di movimenti, quello che viene definito il Divertissemnet più famoso del grande compositore russo. I dolci sono interpretati da strani personaggi caratterizzati dagli abiti, dalle coreografie e dai simboli. Una magia di sensazioni che culminano nel famosissimo Valzer dei fiori a cui segue un Pas de deux che è pura poesia. L’ultimo valzer celebra tutti i personaggi e Clara si sveglia portando con sè le meravigliose avventure vissute mentre entra dentro il Sipario e dopo stringe al cuore il suo amato Schiaccianoci.