Sabato 8 marzo la presentazione del libro fotografico di Gabriele Tartoni da cui nasce la mostra. Appuntamento organizzato in collaborazione con Cia Agricoltori Italiani di Siena
SAN GIMIGNANO. 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗰𝗲𝘀, 𝗴𝗹𝗶 𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗮𝗱𝗿𝗶. E’ in programma per sabato 8 marzo (ore 10.30) a San Gimignano (Si), Sala di Cultura, (Via San Giovanni, 38), la presentazione del volume fotografico “Radices, gli ultimi mezzadri. Volti e storie di agricoltori toscani” di Gabriele Tartoni, prodotto da Cia Toscana Centro per Edizioni Operaomnia. Appuntamento organizzato in collaborazione con Cia Agricoltori Italiani di Siena.
L’iniziativa inaugurerà la mostra fotografica con gli scatti del volume, che sarà visitabile fino al 16 marzo.
Il programma prende il via con i saluti di Niccolò Guicciardini, vicesindaco e assessore alla valorizzazione del patrimonio culturale di Sn Gimignano; e di Federico Taddei, presidente Cia Siena.
Quindi gli interventi di Stefano Barzagli, Accademia dei Georgofili; Gian Bruno Ravenni, storico; Gabriele Tartoni, fotografo e autore; e le conclusioni a cura di Sandro Orlandini, Presidente Cia Toscana Centro.
In un’agricoltura sempre più al centro di grandi cambiamenti – evidenzia Cia Siena – è utile valorizzare e tramandare quelli che sono i valori, le peculiarità del mondo rurale toscano. Ricordare le nostre radici è fondamentale per guardare con più competenza e fiducia al futuro. Un lavoro, quello di Tartoni, che valorizza la cultura del mezzadro in Toscana e la consegna a tutti noi come un bene prezioso da conservare, come i nostri agricoltori hanno fatto con il paesaggio che ci circonda.
“Ho voluto ricordare a modo mio l’ultima generazione di ex-mezzadri e figli di ex-mezzadri con immagini che ritengo rappresentative del ruolo e dell’importanza che questi lavoratori hanno avuto nella tutela del territorio e nella costruzione del paesaggio, in particolare quello toscano”, spiega l’autore Gabriele Tartoni. Il titolo “Radices” ricorda la parte più importante della pianta che però è nascosta, non evidente, così come appare il lavoro degli agricoltori agli occhi di molti che non ne riconoscono appieno i pregi.
