Il canto a tenore è patrimonio dell'umanità Unesco
SIENA. La Regione Autonoma della Sardegna Assessorato del Lavoro, la FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia ed il Circolo Peppino Mereu presentano a Siena una serata-evento dedicata ai Canti a tenore. Protagonisti saranno i tenores Supramonte di Orgosolo presentati dal musicologo Sebastiano Pilosu.
Il progetto è voluto dalla Regione Sardegna con l’intento di valorizzare la musica, di preservare la lingua e di divulgare le tradizioni sarde affinché siano motivo e argomento di studio e di analisi. Il canto a tenore è uno stile vocale primitivo e di origini antichissime. Alcune testimonianze, risalenti all’epoca pre-cristiana, accennano a un canto a quattro voci eseguito dai prigionieri di Roma provenienti dalle zone interne dell’isola; altre fanno risalire la sua nascita al periodo nuragico.
Si pensa che sia stato ispirato dall’imitazione della natura: le voci che compongono il coro non sarebbero che il muggito del bue, il belato della pecora ed il suono del vento. Le voci opportunamente armonizzate e impostate su testi poetici secolari rappresentano un’espressione artistica di forte impatto e grande fascino. Sono questi i motivi che hanno indotto l’UNESCO ad inserirlo tra i “Patrimoni orali e immateriali” dell’umanità.
Non è un caso se il concerto si terrà a Siena. Sono tanti i legami che uniscono la cittadina toscana alla Sardegna. Negli anni ’60 i poderi mezzadrili del senese sono stati meta di uno straordinario insediamento degli allevatori sardi, che hanno dato vita a moderne aziende influendo sul tessuto sociale del territorio. Molti cavalli e fantini del Palio sono sardi. Un artista senese, Francesco Del Casino, oltre a dipingere il drappellone del Palio del 2003 ha realizzato il 90% dei murales di Orgosolo. Il concerto si avvantaggerà della proiezione delle sue opere.
Il progetto è voluto dalla Regione Sardegna con l’intento di valorizzare la musica, di preservare la lingua e di divulgare le tradizioni sarde affinché siano motivo e argomento di studio e di analisi. Il canto a tenore è uno stile vocale primitivo e di origini antichissime. Alcune testimonianze, risalenti all’epoca pre-cristiana, accennano a un canto a quattro voci eseguito dai prigionieri di Roma provenienti dalle zone interne dell’isola; altre fanno risalire la sua nascita al periodo nuragico.
Si pensa che sia stato ispirato dall’imitazione della natura: le voci che compongono il coro non sarebbero che il muggito del bue, il belato della pecora ed il suono del vento. Le voci opportunamente armonizzate e impostate su testi poetici secolari rappresentano un’espressione artistica di forte impatto e grande fascino. Sono questi i motivi che hanno indotto l’UNESCO ad inserirlo tra i “Patrimoni orali e immateriali” dell’umanità.
Non è un caso se il concerto si terrà a Siena. Sono tanti i legami che uniscono la cittadina toscana alla Sardegna. Negli anni ’60 i poderi mezzadrili del senese sono stati meta di uno straordinario insediamento degli allevatori sardi, che hanno dato vita a moderne aziende influendo sul tessuto sociale del territorio. Molti cavalli e fantini del Palio sono sardi. Un artista senese, Francesco Del Casino, oltre a dipingere il drappellone del Palio del 2003 ha realizzato il 90% dei murales di Orgosolo. Il concerto si avvantaggerà della proiezione delle sue opere.