I risultati degli studi sul raro campione di pietra ornamentale esposto nel Museo di Storia Naturale saranno presentati il 26 ottobre alle 17,30
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SIENA. Fra le molte storie ancora da scrivere nascoste fra i reperti di un Museo di Storia Naturale come quello dell’Accademia dei Fisiocritici, una è stata appena ricostruita. “I Marmi antichi dei Fisiocritici: il caso studio della Breccia frutticolosa” è l’argomento della conferenza organizzata dall’Accademia in collaborazione con l’Università di Siena il 26 ottobre alle ore 17.30: a parlare dell’importante collezione e di un suo particolare reperto sono il fisiocritico prof. Marco Giamello, geologo e docente nell’ateneo cittadino, e il suo allievo dott. Gioele Rossi che si è laureato in Scienze Geologiche con una tesi proprio sul raro campione di Breccia frutticolosa conservato al Museo senese.
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collezione marmi antichi particolare con Breccia frutticolosa
Con la generica denominazione di marmi antichi si indicano le pietre ornamentali, provenienti dal bacino del Mediterraneo, utilizzate nell’antichità da egiziani, greci e romani: il Museo ne conserva ed espone 230, la maggior parte delle quali frutto del dono ottocentesco all’Accademia da parte del cavalier Pietro Rocchi. Niente era noto fino ad oggi sulla provenienza del raro esemplare presente nella collezione: sarà la conferenza a rendere pubblici i risultati degli studi che hanno risolto il giallo scoprendone la vera origine.