SARTEANO. “1943-1944.Itinerari nei luoghi della memoria” è la guida di agile e facile consultazione curato da Fabio Masotti, direttore dell’Istituto storico della Resistenza senese.
La pubblicazione, fresca di stampa, è stata voluta e sostenuta dall’Unione dei Comuni della Valdichiana senese, per proporre a un pubblico vasto un territorio straordinario per le sue bellezze storico-ambientali e significativamente ricco di eventi che, tra l’8 settembre 1943 e il giugno del 1944, segnarono la fine della dittatura fascista e l’avvento della democrazia in zone nevralgiche, a sud della provincia di Siena. La presentazione è appena avvenuta nell’ambito dell’iniziativa “Incontro con l'autore” (promossa dall’Unione dei Comuni , dal Comune di Sarteano e dagli e Amici della biblioteca in collaborazione con la proloco), al Teatro degli Arrischianti di Sarteano.
Il volumetto, edito da Nuova immagine, affascina anche per la facilità di lettura, corredata di schede, foto e riproduzioni di documenti, accurate piantine, per presentare al meglio cinque itinerari che si snodano nei comuni di Sarteano, Cetona, San Casciano dei Bagni, Montepulciano, Chianciano e Chiusi: una terra di confine, che separa la Valdichiana e la Val d’Orcia, e che vide la presenza di due formazioni partigiane. Erano la SIMAR e la Monte Amiata, che contribuirono in modo determinante alla sconfitta delle truppe nazi-fasciste. Così anche in questi luoghi – come ha sottolineato Masotti – è nata la democrazia in Italia..
Il volumetto, edito da Nuova immagine, affascina anche per la facilità di lettura, corredata di schede, foto e riproduzioni di documenti, accurate piantine, per presentare al meglio cinque itinerari che si snodano nei comuni di Sarteano, Cetona, San Casciano dei Bagni, Montepulciano, Chianciano e Chiusi: una terra di confine, che separa la Valdichiana e la Val d’Orcia, e che vide la presenza di due formazioni partigiane. Erano la SIMAR e la Monte Amiata, che contribuirono in modo determinante alla sconfitta delle truppe nazi-fasciste. Così anche in questi luoghi – come ha sottolineato Masotti – è nata la democrazia in Italia..
La scelta seguita per delineare i percorsi è sintetizzata nel titolo di ciascun itinerario, ognuno dei quali propone luoghi, vicende, eventi che oggi ci parlano di una storia ormai lontana, ma ancora capace di darci insegnamenti. Pietraporciana, Castiglioncello del Trinoro, Monticchiello, Fontevetriana e Monte Cetona sono alcuni dei luoghi segnalati nella guida, che non sono solo destinazioni turistiche: rimandano a eventi, episodi anche drammatici, scelte i cui protagonisti furono giovani di appena vent’anni che rifiutarono di arruolarsi nell’esercito della Repubblica Sociale, presero la strada del bosco e si arruolarono nelle formazioni partigiane. Ma oltre alla storia, questa guida intende parlare anche di ambiente, di rilevanze archeologiche e architettoniche, perché questo lembo di territorio senese presenta un caleidoscopio di bellezze così ricco e diversificato che merita di essere conosciuto e apprezzato dal grande pubblico. O, meglio, da chi si sposta con intelligenza e rispetto della terra che attraversa perché mosso dalla voglia di conoscerne la cultura, la storia, l’ambiente, in maniera meno superficiale e consumistica. Questi sono territori da assaporare lentamente, per coglierne appieno la bellezza e il valore. La memoria ripercorsa da Masotti, allora, diventa un valore aggiunto, una chiave di lettura: l’ennesima stratificazione di un territorio arbitrato fin dalla preistoria. Ma questa memoria recente si regge ancora sui ricordi di chi ha vissuto fatti drammatici, che assumono un valore particolare: non sono un fatto che riguarda solo gli storici, ma eventi che hanno condizionato fortemente il presente, e continuano a essere un esempio e un monito.