SIENA. Lunedi 15 maggio, presso la galleria Mohsem in via Pantaneto 128/130 Siena, s’inaugura la nuova mostra del fotografo Marco Lorini. La mostra, intitolata “I Figli di Edo”, resterà aperta fino a venerdì 2 giugno3.
Vernissage e inaugurazione: Lunedì 15 maggio 2023 dalle ore 19:30 fino alle ore 21:00.
Marco Lorini – I Figli di Edo
EDO è l’antico nome della odierna Tokyo. Nata da un piccolo villaggio, col tempo divenne la maggiore città del Giappone e nel 1867 assunse l’odierno nome di Tokyo (capitale orientale, per distinguerla dalla storica capitale Kyoto). Con il moltiplicarsi della popolazione a Tokyo venne coniato il termine “Edokko” (i Figli di Tokyo), in uso ancora oggi.
Camminare per Tokyo ti dà l’idea di vivere in due paesi distinti: la Tokyo del giorno e quella della notte. L’ordinata, pulita, silenziosa città del giorno, col fluire ininterrotto di persone prese dal lavoro, lascia spazio al caleidoscopio di luci al neon della notte e ad un puzzle di
persone che sciamano ovunque ridendo e scherzando.
La mostra fotografica raccoglie momenti di vita nella capitale giapponese. Per la lavorazione fotografica c’è una particolare ispirazione alle suggestioni di Daido Moriyama, del quale sono ammiratore.
EDO è l’antico nome della odierna Tokyo. Nata da un piccolo villaggio, col tempo divenne la maggiore città del Giappone e nel 1867 assunse l’odierno nome di Tokyo (capitale orientale, per distinguerla dalla storica capitale Kyoto). Con il moltiplicarsi della popolazione a Tokyo venne coniato il termine “Edokko” (i Figli di Tokyo), in uso ancora oggi.
Camminare per Tokyo ti dà l’idea di vivere in due paesi distinti: la Tokyo del giorno e quella della notte. L’ordinata, pulita, silenziosa città del giorno, col fluire ininterrotto di persone prese dal lavoro, lascia spazio al caleidoscopio di luci al neon della notte e ad un puzzle di
persone che sciamano ovunque ridendo e scherzando.
La mostra fotografica raccoglie momenti di vita nella capitale giapponese. Per la lavorazione fotografica c’è una particolare ispirazione alle suggestioni di Daido Moriyama, del quale sono ammiratore.