SAN GIMIGNANO. Realtà e finzione si mescolano e si confondono sul palco per offrire spunti di riflessione su una tematica di grande attualità.
Domani (2 aprile) l’associazione culturale Sobborghi porta in scena sul palco del Teatro dei Leggieri di San Gimignano “Alta sorveglianza” (ore 21,15 – ingresso gratuito) tratto dall’omonima pièce teatrale di Jean Genet, drammaturgo francese. Lo spettacolo è interpretato da tre detenuti del carcere di Ranza nel ruolo di loro stessi all’interno di una cella. Tema conduttore la pena di morte analizzata e commentata da chi sta per subirla, un argomento forte ma al tempo stesso istruttivo. A dirigere i tre detenuti Altero Borghi che interpreterà anche il ruolo del sorvegliante.
Domani (2 aprile) l’associazione culturale Sobborghi porta in scena sul palco del Teatro dei Leggieri di San Gimignano “Alta sorveglianza” (ore 21,15 – ingresso gratuito) tratto dall’omonima pièce teatrale di Jean Genet, drammaturgo francese. Lo spettacolo è interpretato da tre detenuti del carcere di Ranza nel ruolo di loro stessi all’interno di una cella. Tema conduttore la pena di morte analizzata e commentata da chi sta per subirla, un argomento forte ma al tempo stesso istruttivo. A dirigere i tre detenuti Altero Borghi che interpreterà anche il ruolo del sorvegliante.
Lo spettacolo nasce nell’ambito del progetto “Detenuto Attore”, finanziato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena in collaborazione con il Comune di San Gimignano ed è realizzato dall’associazione Sobborghi che da anni opera nel carcere di Ranza di San Gimignano con l’obiettivo di far apprendere ai detenuti le tecniche teatrali e offrire loro un’opportunità di riscatto sociale.