
Sulle musiche di Carl Orff, Valentino Caracciolo e Antonio Vivaldi, Astolfi ha creato una coreografia divisa in tre momenti: si passa da una brutale aggressione sotto il cupo rombare della pioggia battente a una parte irriverente e grottesca che allude alle giullarate, per culminare infine nello scatenamento delle passioni, che avviene nella taberna, luogo di appagamento degli istinti primari.
I "Carmina Burana", capolavoro del musicista tedesco Carl Orff, composto fra il 1935 e il 1936, sono liberamente ispirati da un nucleo di 24 poemi del XIII secolo, scritti da giovani studenti universitari. Numerosi i temi trattati: dall’erotismo, alla filosofia, al cibo.
Versi che esaltano il vino e l’amore, insieme ad altri che cantano la natura, condannano la dissolutezza del clero, incoraggiano le fanciulle a godere del piacere dei sensi, richiamano all’amore ingenuo e popolaresco, riportano le gioie del vino, attaccano la corruzione del tempo e l’avidità. Temi che fanno intravedere anche un’inquietudine spirituale e una forma di pessimismo, la stessa che si palesa nel balletto.
Come scrive Riccardo Reim, sono "due i simboli chiave di questo balletto: un grande armadio e una tavola. Il luogo di memorie, di segreti, di ‘scheletri’ celati; e un altare sacrificale della terrena voluptas, imbandita di corpi esibiti come cibarie tentatrici".
Carmina Burana, dunque, come "temerario “grido” del dissenziente che si pone di fronte all’infrazione senza paura e al tabù con il palese desiderio di infrangerlo sfidando censure e anatemi, giocando a carte scoperte la quotidiana partita contro la morte, recuperando il caos di Pan attraverso l’armonia di Orfeo, accettando la realtà senza spiritualizzarla, magari sconfinando nella “trivialità” e nell’“osceno”
Le luci dello spettacolo sono di Marco Policastro, le scenografie di Stefano Mazzola e i costumi di Sandro Ferrone.
La vendita dei biglietti per lo spettacolo si effettuerà presso la biglietteria del Teatro dei Rinnovati venerdì 5, dalle 17 alle 20 e sabato 6 febbraio, dalle 16 fino all’inizio dello spettacolo. Per informazioni e prenotazioni telefoniche: tel. 0577 292265, negli stessi giorni e orari di apertura della biglietteria o al Call Center tel. 0577 292615 – 292614, dal lunedì al venerdì con orario 9.30/12.30, che accetta prenotazioni fino al giorno precedente l'apertura della biglietteria.