Per la regia di Giorgia Farina, monella della Commedia all’italiana, con Micaela Ramazzotti, Adriano Giannini, Iaia Forte, Elena Sofia Ricci, Libero De Rienzo, nelle sale cinematografiche una esilarante opera filmica che fra il grottesco e il surreale affronta tematiche intessute fra ambizione di potere, amore, femminilità, triangoli intergenerazionali.
Cosa accade quando un’avvenente donna in carriera aspetta un figlio da un collega sposato alla vigilia della sua promozione? Domanda che si è posta con molto cinismo anche la regista che sembra poi aver lasciato i personaggi liberi di interpretarsi e vagare nell’etere alla ricerca delle soluzioni più idonee a ciascuno di loro.
Insolitamente fredda e corazzata Micaela Ramazzotti, alias Anita, vede calare a picco sia la sua vita sentimentale con il bel Paride, sia la sua carriera. Lui infatti, come c’è da aspettarsi, dice tutto alla moglie che provvede a sbarazzarsi dell’amante indicandole anche la strada per sbarazzarsi dell’inaspettato figlio. Lo stesso giorno Anita viene anche licenziare dal lavoro.
Come in tutte le commedie che si rispettano, proprio quando Micaela sta per cedere, la conoscenza di tre donne battagliere fra cui un avvocato, la conducono a meditare vendetta e inscenare un piano perfetto.
Colpi di scena, suspence, smascheramenti di finti amori e giochi di potere condiscono i fotogrammi accanto alle esilaranti interpretazioni dei protagonisti.
Non era e non è facile restare sopra le righe e non risultare ampollosi e annoianti, ma la regista ci riesce e lo fa con il dovuto rigore stilistico e con quella punta di cinismo che non rende mai i personaggi troppo sentimentali. Un film da vedere in un momento in cui far ridere di gusto sembra un’arte antica e dimenticata.
E che dire del titolo? Napoleone è soltanto un pesciolino rosso che non fa una bella fine!