![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1288108762359.jpg)
di Annalisa Coppolaro
PERUGIA. Umbria Jazz ha appena chiuso i battenti ma nell’aria permane la magia delle note, la leggera follia di una musica che, per le strade, nei giardini, nelle piazze, ha fatto ballare e cantare migliaia di persone. E spicca, tra i grandi nomi che hanno animato questa edizione, quello di Herbie Hancock, il giovane settantenne che ha infiammato un fittissimo pubblico grato e colorato la sera del 17 luglio. Complici le note della sua tastiera, una personalità calda e fascinosa, una band di ottimi musicisti, le voci di due grandi cantanti, e il tema del nuovo disco sulla pace, The Imagine Project, Herbie ha proposto due ore di emozioni, seguito a ruota dalla voce intensa di Tony Bennett che a 83 anni ha ancora moltissimo da dire.
Alternando suoi grandi classici come Watermelon Man e Cantaloupe Island , alle spettacolari interpetazioni di Imagine, che ha aperto la serata, e di Don’t Give Up, con due ottime voci femminili, Herbie Hancock, ritenuto il precursore della Funky-Jazz, ha letteralmente stregato il pubblico con la raffinata versione di Round Midnight di Thelonius Monk –per la colonna sonora di Round Midnight ha vinto un Oscar – .
E poi il concerto alterna assolo da brivido, parole in una voce preziosamente scura che parla di pace e responsabilità, temi del suo nuovo disco dove conta sulla collaborazione di artisti di varie nazionalità e formazioni. Un lavoro che include musica ed immagini e quindi un film documentario diffuso sul web.
Non dimentichiamo che Herbie Hancock era già grande nel 1963, quando, con Miles Davis, fa parte del grande quintetto di Seven Steps to Heaven, composto anche da Ron Carter, Wayne Shorter e Tony Williams. Poi si separa da Miles Davis nel 1968, e per tutti gli anni successivi non rinuncia a sperimentare, cercare vie diverse, inclusa la musica elettronica ed altre suggestioni.
In questo straordinario concerto di Umbria Jazz Herbie conta su una grande sezione ritmica, che include il ‘’mitico’’ Vinnie Colaiuta, e sui giochi di ritmi , tastiera e keytar che lo distinguono tra mille. Oltre ad una personalità che lo rende una leggenda vivente per l’entusiasmo, la grinta, la passione che attraversano e accendono tutta la sua musica.
PERUGIA. Umbria Jazz ha appena chiuso i battenti ma nell’aria permane la magia delle note, la leggera follia di una musica che, per le strade, nei giardini, nelle piazze, ha fatto ballare e cantare migliaia di persone. E spicca, tra i grandi nomi che hanno animato questa edizione, quello di Herbie Hancock, il giovane settantenne che ha infiammato un fittissimo pubblico grato e colorato la sera del 17 luglio. Complici le note della sua tastiera, una personalità calda e fascinosa, una band di ottimi musicisti, le voci di due grandi cantanti, e il tema del nuovo disco sulla pace, The Imagine Project, Herbie ha proposto due ore di emozioni, seguito a ruota dalla voce intensa di Tony Bennett che a 83 anni ha ancora moltissimo da dire.
Alternando suoi grandi classici come Watermelon Man e Cantaloupe Island , alle spettacolari interpetazioni di Imagine, che ha aperto la serata, e di Don’t Give Up, con due ottime voci femminili, Herbie Hancock, ritenuto il precursore della Funky-Jazz, ha letteralmente stregato il pubblico con la raffinata versione di Round Midnight di Thelonius Monk –per la colonna sonora di Round Midnight ha vinto un Oscar – .
E poi il concerto alterna assolo da brivido, parole in una voce preziosamente scura che parla di pace e responsabilità, temi del suo nuovo disco dove conta sulla collaborazione di artisti di varie nazionalità e formazioni. Un lavoro che include musica ed immagini e quindi un film documentario diffuso sul web.
Non dimentichiamo che Herbie Hancock era già grande nel 1963, quando, con Miles Davis, fa parte del grande quintetto di Seven Steps to Heaven, composto anche da Ron Carter, Wayne Shorter e Tony Williams. Poi si separa da Miles Davis nel 1968, e per tutti gli anni successivi non rinuncia a sperimentare, cercare vie diverse, inclusa la musica elettronica ed altre suggestioni.
In questo straordinario concerto di Umbria Jazz Herbie conta su una grande sezione ritmica, che include il ‘’mitico’’ Vinnie Colaiuta, e sui giochi di ritmi , tastiera e keytar che lo distinguono tra mille. Oltre ad una personalità che lo rende una leggenda vivente per l’entusiasmo, la grinta, la passione che attraversano e accendono tutta la sua musica.