Conferenza di Adriano Prosperi il 7 aprile agli Intronati
“Nel 1492 ebrei, eretici e selvaggi si incontrarono in un luogo: la città di Granada, conquistata da Ferdinando re d’Aragona e da Isabella di Castiglia. A loro, già autori dell’istituzione dell’Inquisizione, si devono due decisioni di grande importanza storica: l’espulsione degli ebrei non battezzati e la spedizione di Colombo verso le Indie da cui prese avvio il dominio coloniale spagnolo sulle diverse umanità scoperte oltre l’Oceano. Fu grazie a quelle decisioni che l’età che si apriva e il mondo per la prima volta globalizzato furono dominati da tre tipi umani, tre costruzioni culturali sulle quali doveva scatenarsi la violenza di una sopraffazione legittimata da poteri politici e religiosi. Tre grandi processi storici – colonialismo, intolleranza religiosa tra cristiani, antiebraismo/antisemitismo – prendono avvio e si preparano a dominare la storia dell’Europa e del mondo”, tratto dal libro, dello stesso Prosperi, Il seme dell’intolleranza.
Adriano Prosperi, studioso della cultura e della vita religiosa della prima età moderna, è professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato, tra gli altri: Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari (Torino 1996); L’eresia del Libro Grande. Storia di Giorgio Siculo e della sua setta (Milano 2000); L’Inquisizione romana. Letture e ricerche (Roma 2003); Dare l’anima. Storia di un infanticidio (Torino 2005); Giustizia bendata. Percorsi storici di un’immagine (Torino 2008). Ha, inoltre, curato il Dizionario storico dell’Inquisizione (4 volumi, con V. Lavenia e J. Tedeschi, Pisa, 2010).