Nell loro canzoni le paure e le povere ideologie dell'uomo qualunque
SIENA. Domani (19 febbraio) a partire dalle 22.30 sul palco della Corte dei Miracoli approdano gli Egokid.
La formazione degli Egokid nasce a Milano e debutta nel 2003 con l’album “The Egotrip Of The Egokid”, lavoro in cui la band ancora sperimentale si muove tra post-rock, punk e psichedelia. Un’evoluzione del loro sound si palesa presto nel loro secondo lavoro, “The K Icon”, in cui il gruppo comincia a prediligere la forma canzone e i crossover stilistici propri del pop, il tutto prestato a testi dal sapore surreale e ammiccante.
È il terzo album “Minima Storia Curativa” a registrare il cambiamento più considerevole, con la scelta di testi in lingua italiana per un progetto in cui è l’amore a far da padrone, in una svolta in chiave intimistica-autobiografica. Nel frattempo nuovi membri arrivano ad arricchire la primigenia formazione, arrivando così alla genesi dell’ultimo LP degli Egokid, “Ecce Homo”, uscito il 18 gennaio 2011.
Una raccolta di canzoni che ritrae le paure e le povere ideologie dell’uomo qualunque: la così detta “bella vita” a base di soddisfazioni labili, quali la droga, il sesso mercificato, l’irrazionale odio di ciò che è “altro”, il tutto condito da un’ironia corrosiva e liberatoria, a sottolineare la tristezza di una vita senza infamia e senza lode.
Le influenze immediatamente riscontrabili nell’album vanno da personalità eminenti della musica cantautoriale italiana quali Matia Bazar, Mina e Patty Pravo, fino a giungere alla new-wave interpretata in chiave italica, il tutto arricchito da una sensibilità indubitabilmente contemporanea.
Info: <uffstampa@lacortedeimiracoli.org; <www.lacortedeimiracoli.org; 057748596