Achille e Odisseo e Il grido di Pan al centro della conversazione
POGGIBONSI. Che cosa vuol dire essere uomini? Gettarsi a capofitto contro gli ostacoli a costo della morte, o pianificare con astuzia ogni mossa? Inseguire la verità, o manipolarla? Essere Achille, oppure Odisseo? E ancora. Quale è il rapporto fra l’essere umano e la sua animalità, dunque il modo in cui abitiamo il mondo? Perché se vogliamo curare la nostra anima, dobbiamo innanzitutto accettare la nostra natura di animali mortali. Questi i temi della conversazione con Matteo Nucci, una delle più acute e stimolanti voci della nostra cultura, che si terrà domani, martedì 5 marzo, presso la Sala SET del Teatro Politeama di Poggibonsi (ore 17:45). Attorno alle sue due ultime opere, Achille e Odisseo e Il grido di Pan, entrambe pubblicate da Einaudi, un appassionato corpo a corpo con il pensiero delle origini per riflettere su ciò che ci rende quel che siamo, per cercare di meglio comprendere questioni decisive allora come oggi.
A conversare con l’autore sarà Salvatore Ingrosso, coordina Dario Ceccherini.
Matteo Nucci (Roma, 1970) ha tradotto e curato per Einaudi il Simposio di Platone (2009) e pubblicato Le lacrime degli eroi (2013), Achille e Odisseo (2020) e Il grido di Pan (2023); per Ponte alle Grazie, Sono comuni le cose degli amici (2009, finalista al Premio Strega), È giusto obbedire alla notte (2017, finalista al Premio Strega), L’abisso di Eros. (2018). Collabora con «il venerdì di Repubblica», «Specchio» de «La Stampa» e «L’Espresso».
L’iniziativa è organizzata dal Liceo “A. Volta” di Cole di Val d’Elsa e dall’associazione La Scintilla con la collaborazione della Fondazione ELSA e il patrocinio del Comune di Poggibonsi. INGRESSO LIBERO