di Paola Dei
SIENA. Bellissima, bravissima e dotata di una simpatia travolgente, anche lei del segno dello scorpione come Gigi Proietti, Maria Luisa Ceciarelli Vitti, meglio nota come Monica Vitti ha compiuto 89 anni il 3 novembre.
Al grande mattatore romano, scomparso il giorno del suo compleanno, ha legato il suo nome per l’interpretazione de La Tosca, riadattamento cinematografico dell’Opera del Maestro Puccini su adattamento del dramma di Sardou interpretato anche da Vittorio Gassman e Umberto Orsini. Un’interpretazione appassionata che le valse nel 1973 il Globo d’Oro per la migliore interpretazione femminile. Qui Proietti canta il brano Nun ne dà retta Roma, divenuto famoso nel mondo.
La voce roca e intensa la rendeva interprete unica di opere enigmatiche e drammatiche, mentre la sua verve le permetteva di essere protagonista unica di commedie brillanti sia al cinema che in teatro. Una caratteristica che, coloro che nascono a cavallo con le notti di Halloween sembrano possedere per naturale inclinazione.
Regina dell’alienazione e bionda fatale definita da Monicelli “La fatalona comica”. Come ha avuto modo di dire lei stessa: “Monicelli mi faceva doppiare le alcolizzate, Pasolini le accattone e Fellini le vecchie prostitute”. Poi conobbe Michelangelo Antonioni al doppiaggio del Grido e nacque un sodalizio professionale e umano che la portò a recitare in opere indimenticabili o in Deserto rosso, che vinse nel 1964 il Leone d’Oro a Venezia come miglior film in Concorso. Per lui diviene indimenticabile interprete della celeberrima teatralogia dell’Incomunicabilità dove lei assume i panni della tormentata Claudia ne L’avventura (1960), della tentatrice Valentina ne La notte (1961), e la misteriosa e scontenta Vittoria nè L’eclisse (1962) e infine la nevrotica Giuliana ne Il deserto rosso (1964).
Considerata l’unica mattatrice donna della commedia all’italiana ha tenuto testa a colleghi maschili come Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, etc.
Indimenticabile nella sua interpretazione de La ragazza con la pistola, dove interpreta il ruolo di Assunta Patanè, una ragazza siciliana che insegue fino in Scozia l’uomo che l’ha disonorata interpretato da Carlo Giuffré, per vendicarsi di lui. Ma anche in Dramma delle gelosia. – Tutti i particolari in cronaca di Ettore Scola con Giancarlo Giannini e Marcello Mastroianni dove interpreta Adelaide Ciafrocchi, una donna innamorata di due uomini, situazione che si ripeterà, seppur declinata in tutt’altro modo nella commedia brillante Amori miei con la regia di Steno a fianco di Jonny Dorelli, Enrico Maria Salerno, Edvige Fenech. Trasposizione cinematografica dell’opera teatrale del 1975 di Iaia Fiastri interpretata da Ornella Vanoni, Duilio del Prete e Gianrico Tedeschi.
Qui, la meravigliosa attrice, nei panni della protagonista Annalisa si divide fra due amori suddividendo anche il suo nome in Anna e Lisa mettendo in atto la poliandria. Tutto procede bene fin quando la donna rimane in stato interessante e non riesce a comprendere di chi sia il bambino. Splendida la scena finale dove si risolve la questione in quanto i bambini sono due, uno per ciascuno dei due mariti. Anche questa opera le valse il David di Donatello nel 1979 per la miglior interpretazione femminile.
Come non ricordare anche Amore mio aiutami di e con Alberto Sordi dove recita anche Silvano Tranquilli nei panni del sedicente professore che farà innamorare perdutamente Raffaella, la moglie di Giovanni Machiavelli, un cognome azzeccatissimo che ben descrive il meccanismo machiavellico all’interno del quale si trova incastrato il protagonista.
Moltissimi sono i film dove ha recitato l’attrice, voluta da registi internazionali, fra cui Luis Bunuel, Edoardo de Filippo, Andrè Cayatte, Jean Valère, riuscendo a connotare le interpretazioni di caratteristiche indimenticabili.
Fu capace di rifiutare un ruolo in Gran Prix di John Frankenheimer, dove sarebbe stata inserita in un cast internazionale guidato da James Garber, Yves Montand.
Nel maggio del 1968 venne nominata Presidente della giuria al XXI festival del cinema di Cannes ma le contestazioni del maggio francese raggiungono la kermesse, lei si dimette e viene imitata da Louis Malle, Roman Polanski, Terence Young. In quell’anno nessun premio cinematografico venne ufficialmente attribuito. Assistita dal marito Roberto Russo, grande amore dell’attrice, sposato nel 2000, dopo 27 anni di vita insieme, la meravigliosa attrice, é affetta da una malattia degenerativa, ma rimane nei nostri cuori brillante e intensa, unica nella sua capacità di essere la mattatrice della commedia all’italiana. Appassionata e comica al tempo stesso, enigmatica e ironica, passionale e leggera come poche altre hanno saputo essere.