Francesco Vanni, Ventura Salimbeni e la pittura tra Cinquecento e Seicento
SIENA. La Delegazione FAI di Siena parteciperà, con un ambizioso programma, alle Giornate FAI di Primavera del 22-23 marzo offrendo la possibilità di visitare alcune importanti chiese normalmente chiuse al pubblico, dove il visitatore, grazie al lavoro dei volontari della Delegazione, del FAI Giovani e degli studenti delle scuole medie e superiori, verrà accompagnato alla scoperta del nostro patrimonio artistico.
L’intento è quello di rendere omaggio a due protagonisti della pittura senese tra Cinquecento e Seicento, Ventura Salimbeni (Siena 1568-1613) e Francesco Vanni (Siena 1563-1610). Per far conoscere preziosi tesori d’arte poco noti al grande pubblico saranno aperti nella mattina di sabato e nell’intera giornata della domenica cinque edifici ecclesiastici, tutti ubicati tra Porta Romana e Porta Pispini, nati per uso e destinazione diversi: sarà possibile visitare una chiesa di un ex conservatorio, chiese conventuali e di Confraternite.
Per l’occasione nell’Oratorio della Santissima Trinità sarà possibile ammirare la stupefacente ricchezza cromatica degli affreschi del Salimbeni che attestano il suo mirabile esordio giovanile in città, dopo gli anni dell’apprendistato a Roma. Dello stesso pittore si potrà conoscere il ciclo con la Vita di San Galgano (1612) nella chiesa di Santa Maria degli Angeli detta il Santuccio che due volte all’anno ospitava la Sacra Testa di San Galgano. In via di Fieravecchia sarà possibile entrare all’interno di un autentico scrigno barocco senese: la chiesa di San Raimondo al Refugio, con le splendide tele di Ventura Salimbeni, Francesco Vanni, Sebastiano Folli e Rutilio Manetti, pittore quest’ultimo che porta a Siena la lezione del grande Caravaggio. Poco nota al pubblico ma di grande pregio è la chiesa di San Giacinto, che conserva sull’altare maggiore la tela di Francesco Rustici detto il Rustichino raffigurante il Miracolo di San Giacinto (1615). La chiesa di Santo Spirito, ricca di storia, vedrà illustrata la vicenda della cappella Bargagli, con le Storie di San Giacinto affrescate dal Salimbeni e la pala d’altare di Francesco Vanni. Nell’itinerario è stata compresa anche, data la sua particolare ubicazione, la visita all’Oratorio di San Gaetano da Thiene che conserva gli affreschi del pittore settecentesco Giuseppe Nicola Nasini.
La mattina del sabato i visitatori saranno accompagnatati dagli Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole di secondo grado che sono stati coinvolti in un percorso didattico di studio dentro e fuori l’aula, un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti del patrimonio artistico italiano, di cui saranno i futuri fruitori e responsabili. La novità del progetto è il fatto che ad ogni liceo o istituto della città è stata offerta la possibilità di “adottare” una chiesa, permettendo così un maggiore coinvolgimento degli studenti: dopo essersi preparati con l’aiuto dei loro insegnanti, dei Delegati FAI e dagli storici dell’arte del FAI Giovani, essi illustrano ai visitatori gli aspetti storici ed artistici dei beni aperti, trasformandosi in Apprendisti Ciceroni®. La partecipazione attiva dei ragazzi è quindi una caratteristica fondamentale delle Giornate FAI di Primavera: una straordinaria occasione per coinvolgere in un grande progetto il mondo della scuola e quindi dei giovani con un’esperienza di cittadinanza attiva. La domenica il compito di accompagnare i visitatori spetterà ai ragazzi del Gruppo FAI Giovani Siena e alle guide del Centro Guide di Siena.
Orari e giorni: clicca qui
La mattina del sabato i visitatori saranno accompagnatati dagli Apprendisti Ciceroni, studenti delle scuole di secondo grado che sono stati coinvolti in un percorso didattico di studio dentro e fuori l’aula, un’opportunità per sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti del patrimonio artistico italiano, di cui saranno i futuri fruitori e responsabili. La novità del progetto è il fatto che ad ogni liceo o istituto della città è stata offerta la possibilità di “adottare” una chiesa, permettendo così un maggiore coinvolgimento degli studenti: dopo essersi preparati con l’aiuto dei loro insegnanti, dei Delegati FAI e dagli storici dell’arte del FAI Giovani, essi illustrano ai visitatori gli aspetti storici ed artistici dei beni aperti, trasformandosi in Apprendisti Ciceroni®. La partecipazione attiva dei ragazzi è quindi una caratteristica fondamentale delle Giornate FAI di Primavera: una straordinaria occasione per coinvolgere in un grande progetto il mondo della scuola e quindi dei giovani con un’esperienza di cittadinanza attiva. La domenica il compito di accompagnare i visitatori spetterà ai ragazzi del Gruppo FAI Giovani Siena e alle guide del Centro Guide di Siena.
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