Secondo concerto della Micat in Vertice ai Rozzi
SIENA. Dopo l’acclamatissima serata inaugurale della 90esima stagione concertistica invernale Micat in Vertice organizzata dall’Accademia Musicale Chigiana, al Teatro dei Rozzi di Siena si celebra, venerdì 30 novembre alle ore 21, il ritorno di Gidon Kremer, uno dei maestri dell’arte violinistica mondiale. Era il 1982, quando l’allora giovanissimo talento ritirò l’ambìto Premio Accademia Musicale Chigiana, riservato alternativamente a un violinista e a un pianista emergenti sulla scena internazionale. Adesso, invece, il grande artista lettone si presenta in una formazione cameristica d’eccezione insieme a due giovani virtuose: la violoncellista Giedre Dirvanauskaite e la pianista Khatia Buniatishvili.
Un programma variegato e insolito è quello proposto dal Trio: innanzitutto il recentissimo Lasciatemi morire del serbo Tickmayer, ispirato all’omonimo brano di Monteverdi e scritto per il sessantacinquesimo anniversario di Gidon Kremer e in memoria di Marianne Kremer, madre dell’artista. A seguire il Trio in fa diesis minore op. 1 n. 1 di Franck, una pagina giovanile ricca di invenzioni melodiche e di novità formali, presaga dei futuri sviluppi di cui fu protagonista nell’arte compositiva il musicista franco-belga. In conclusione, il Trio in la minore op. 50 di Čajkovskij, nato a Roma fra il dicembre del 1881 e il febbraio del 1882 su sollecitazione dell’amica epistolare Nade
Un programma variegato e insolito è quello proposto dal Trio: innanzitutto il recentissimo Lasciatemi morire del serbo Tickmayer, ispirato all’omonimo brano di Monteverdi e scritto per il sessantacinquesimo anniversario di Gidon Kremer e in memoria di Marianne Kremer, madre dell’artista. A seguire il Trio in fa diesis minore op. 1 n. 1 di Franck, una pagina giovanile ricca di invenzioni melodiche e di novità formali, presaga dei futuri sviluppi di cui fu protagonista nell’arte compositiva il musicista franco-belga. In conclusione, il Trio in la minore op. 50 di Čajkovskij, nato a Roma fra il dicembre del 1881 e il febbraio del 1882 su sollecitazione dell’amica epistolare Nade