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SAN GIMIGNANO. L’attore Virginio Gazzolo interpreta il suo “Argonauti”, in programma sabato (14 febbraio) alle 21,30 al Teatro dei Leggieri di San Gimignano, all’interno della nuova stagione teatrale “Leggieri d’Inverno”.
Nello spettacolo non si dice niente di nuovo sulla guerra. Niente di nuovo su torti e ragioni, bene e male, barbarie e civiltà, niente di nuovo su occidente e oriente. Si racconta una storia molto antica. Di quando Giasone, eroe greco, salpò in armi verso l’Asia alla conquista di una ricchezza inestimabile: il Vello d’oro, chiave del potere.
Ci furono massacri e uccisioni reciproche, e infine il Greco vinse. Ma non gli servì. Non servì a nessuno, né allora né dopo, se oggi ancora noi tutti crediamo di essere ragionevoli, buoni e civili, noi soli: orientali o occidentali. E così ancora spedizioni e reciproci massacri. Si racconta anche di antichi sacrifici umani: innumerevoli infanticidi, che i nostri antenati contadini, per barattare con gli dèi un buon raccolto, compivano con serena ritualità. Ovunque nel mondo.
Virginio Gazzolo è oggi uno tra i più importanti attori di prosa del Teatro Italiano. Figlio di Lauro e fratello minore di Nando, dopo aver abbandonato gli studi di medicina, debutta in teatro nel 1960 e inizia una lunga gavetta recitando nei ritrovi "off" e negli scantinati romani prediligendo lavori d'avanguardia e autori quali Beckett, Ionesco, Arrabal, Pinter. Questi stessi ruoli, moderni e anticonvenzionali, sono ancora oggi parte essenziale del suo repertorio. Contemporaneamente lavora in piccoli ruoli cinematografici e raccoglie l'eredità di suo padre doppiando numerosi film in parti da caratterista.
Informazioni: 0577 941182 / 3771212947 – <info@giardinochiuso.it. <www.giardinochiuso.it.
Biglietti: 10 euro interi / 7 euro ridotti. Parcheggio gratuito per il pubblico.
“Leggieri d’Inverno” è a cura di “Giardino Chiuso” in collaborazione con il Comune di San Gimignano e Regione Toscana (progetto “Sipario Aperto”), per la direzione artistica di Tuccio Guicciardini, Clady Tancredi e Patrizia de Bari.