Prima nazionale il 15 maggio della versione italiana del progetto di Ruth Lass e Jonathan Chadwick
SIENA. Mercoledì 15 maggio alle ore 17, presso l’Aula Magna Virginia Woolf dell’Università per Stranieri di Siena, si terrà la prima nazionale di “GAZA ORA messages from a dear friend”, la versione in lingua italiana del progetto di Ruth Lass e Jonathan Chadwick, prodotto da Az Theatre di Londra, che porterà in scena le letture delle testimonianze di Hossam al-Madhoun, regista e produttore teatrale di Theatre for Everybody a Gaza.
L’evento, costruito su resoconti diretti e testimonianze degli ultimi sei mesi, porta lo spettatore dentro la città assediata e lo immerge nella quotidianità di chi non ha più una vita. I messaggi, inviati tra blackout e colpi di mortaio, ci portano per mano tra gli sfollati in evacuazione forzata e le famiglie sotto l’assedio totale, narrando gli sforzi per aiutare vicini e sconosciuti, la scarsità dei rifornimenti, le code, la sofferenza di chi vive senza acqua e a contatto con la morte.
Il filo rosso è la vicenda di Hossam che, separato dalla figlia che studia a Beirut, deve affrontare l’imprevedibile quotidiano insieme alla moglie e all’anziana madre, portando il pubblico in quel lembo di terra dove, ora, si consuma la distruzione d’un popolo e si decide l’equilibrio o il disordine del mondo in cui vivremo.
I testi, tradotti in italiano, sono letti e interpretati da gruppi di artisti di diverse provenienze, per dare voce a un chiaro messaggio di pace e di solidarietà con il popolo Palestinese. E in questo alternarsi di voci, spettatori e lettori saranno chiamati alla riflessione.
Dopo la prima nazionale a Siena, l’evento si sposterà in altre città italiane, tra cui Bologna, Firenze, Napoli, Roma, Genova e Milano.
Tutti i partecipanti al progetto danno il loro contributo gratuitamente e gli eventuali ricavi saranno devoluti in aiuti umanitari immediati a Gaza attraverso vari canali, tra cui Medici Senza Frontiere.
IL CONTESTO
Nata da una lunga collaborazione tra la compagnia teatrale Az Theatre e la compagnia teatrale della Striscia di Gaza Theatre for Everybody, la lettura di “GAZA ORA messages from a dear friend” ha portato il tutto esaurito in numerosi spazi londinesi, con la partecipazione di celebri attori britannici, come la stella del teatro e del cinema Harriet Walter (tra gli ultimi lavori noti al grande pubblico ricordiamo Star Wars) e il noto attore Khalid Abdalla (tra i film in cui ha recitato, ricordiamo Il cacciatore di aquiloni e Green Zone), e un gruppo misto di attori e artisti palestinesi, ebrei, arabi, e internazionali.
Oggi, grazie all’impegno di solerti traduttori e al contributo di molti colleghi del mondo della cultura, i testi sono stati tradotti in italiano per essere rappresentati in Italia.
“Negli ultimi anni ho lavorato con registe afgane in fuga da Kabul per via del ritorno dei Taliban e con attrici, giornaliste e attiviste politiche iraniane che capitanavano la rivoluzione donna-vita-libertà. Il femminismo e i diritti delle donne erano la mia unica raison d’être. Eppure, niente mi ha mai toccata tanto quanto ciò che sta accadendo in Palestina. Per me, lavorare sui testi di Hossam è stato un momento spartiacque. C’è un prima e un dopo, accompagnato da tutte le vicissitudini in Palestina, nel mondo, e nei nostri paesi. Divenire portavoce delle parole di Hossam e diffonderle a un pubblico grande e variegato è diventata la mia missione. Quando leggiamo i testi di Hossam, anche da lettori passiamo la maggior parte del nostro tempo ad ascoltare. Mi sono resa conto che era dall’infanzia che non passavo un lasso di tempo così lungo e concentrato ad ascoltare le parole di qualcuno senza distrazioni. Prima mi interessava parlare e farmi sentire, ora voglio ascoltare e far ascoltare” dichiara Iante Roach, direttrice artistica e co-produttrice di Az Theatre per l’Italia.
LEGGI i messaggi di Hossam in inglese e in italiano
La terza replica, tenutasi a Londra lo scorso dicembre, è stata prodotta come film dalla regista irachena Maysoon Pachachi, girato da Jonathan Bloom e montato da Nicolas Seaton. Il film è stato presentato come installazione video al centro della mostra di Az Theatre, Gaza: Messages & Images a gennaio 2024, insieme alle opere teatrali digitali del Freedom Theatre di Jenin e alle fotografie di Jamie Bellinger, vincitore della sezione di fotografia documentaria ai British Photography Awards 2023.