E’ piaciuta al pubblico la formula scelta dagli organizzatori per “Rompere gli schermi”, uscendo dalle sale cinematografiche e proiettando nelle piazze, una selezione di cinque piccole produzioni di qualità made in Italy di giovani registi italiani, escluse dal circuito della grande distribuzione.
"Siamo molto soddisfatti della partecipazione del pubblico che ha interagito molto anche con i registi presenti alle proiezioni e ha mostrato gradimento nei confronti delle pellicole che abbiamo scelto – dichiara Giuseppe Gori Savellini curatore del progetto – Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno e all’esperienza dell’associazione Visionaria e al sostegno delle amministrazioni comunali di Sovicille, Monteriggioni, Chiusi, l'amministrazione provinciale di Siena, la Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la Banca del Chianti Fiorentino e Monteriggioni".
Tra i film proiettati “La terra nel sangue” di Giovanni Ziberna, “Cosmonauta” di Susanna Nicchiarelli, “Il prossimo tuo” di Anne Riitta Ciccone, “Dieci inverni” di Valerio Mieli, c’era anche un documentario “Mostar united” di Claudia Tosi.
"In un momento in cui in Italia il cinema documentaristico sta rinascendo e non trova spazi, abbiamo voluto dare un segnale forte, perché esistono troppi giovani registi che non riescono ad arrivare al grande pubblico con le loro produzioni o autoproduzioni – spiega Giuseppe Gori Savellini – c’è sempre l’imbuto della grande distribuzione che segue logiche che molto spesso non hanno a che fare con il talento. Speriamo così di poter dare nel nostro piccolo invece un nuovo impulso alle produzioni italiane di qualità e indipendenti".
In attesa della prossima edizione di Fuori Fuoco, si lavora al programma della diciannovesima edizione di Visionaria, il festival internazionale di cortometraggi che si terrà a Piombino dal 16 al 23 ottobre.