L'autore, Roberto Alborghetti sarà al Teatro Comunale del borgo amiatino

di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Da Lecco a Firenze, da Crema al Monte Amiata. Prosegue il “giro” delle presentazioni del volume “Francesco”, la prima grande biografia storica illustrata su Papa Bergoglio, edita da Velar-Elledici, che nei giorni scorsi ha festeggiato la sua ristampa. Nel calenadrio degli incontri con l’autore Roberto Alborghetti è compreso quello di sabato 22 marzo 2014 alle 16.30 presso il Teatro comunale di Piancastagnaio, Monte Amiata, Siena. Oltre all’autore del libro Roberto Alborghetti, interverranno il Cardinale Giovanni Battista Re che ha curato la prefazione, Prefetto emerito della Congregazione dei Vescovi e presidente emerito Commissione Pontificia per l’America Latina, Mons.Guglielmo Borghetti, Vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello, Fabrizio Agnorelli, Sindaco di Piancastagnaio, prefetto emerito Congregazione, Nicola Cirocco, Presidente Osa Onlus.
La serie di incontri conferma la grande attenzione raccolta tra il pubblico dei lettori e dei media da parte di “Francesco”. Edito in una doppia versione tipografica, è “il primo grande libro illustrato” sul Papa argentino, del quale viene ricostruita la biografia proponendo particolari e testimonianze inediti che aiutano a conoscere un “figlio di emigranti” diventato pastore della Chiesa universale. La pubblicazione, come è stata già ampiamente riconosciuto da chi ha già potuto leggere il volume, scava nella documentazione storica, a partire dalle notizie sulla famiglia di origine, della quale vengono ricostruiti momenti riguardanti anche l’emigrazione dall’Italia all’Argentina, precisando date, tempi e modalità. L’opera definisce i passaggi fondamentali dell’infanzia del futuro Papa Francesco, le circostanze legate al suo battesimo (momento fondamentale, ignorato dai testi finora usciti) fino ai progressivi stadi del percorso scolastico. Sempre sulla base di testimonianze e documenti, racconta anche l’episodio legato alla malattia polmonare del giovane Jorge Mario, alla sua vocazione religiosa, sullo sfondo degli scenari storici e sociali dell’Argentina degli anni Quaranta e Cinquanta. “Francesco” si addentra anche negli elementi distintivi della formazione culturale del futuro Papa Francesco, i suoi rapporti con il mondo dei pensatori e dei saggisti latinoamericani (Methol Ferrè, Gera, Scannone) che vanno disegnando nuove prospettive del Continente sudamericano, anche in relazione alla stessa azione della Chiesa.
Sempre contestualizzate da dati e notizie relative ai vari periodi storici, testimonianze inedite contribuiscono a raccontare gli anni di padre Jorge Mario Bergoglio alla guida dei Gesuiti in Argentina, le sue intuizioni pastorali, il ruolo avuto nel salvare vite umane durante il periodo buio della dittatura militare (1976-1983), le sue esperienze come rettore presso il Collegio Massimo a San Miguel, l’opera di evangelizzazione e di promozione umana nei barrios, tra i poveri e le emergenze di Buenos Aires, la guida dell’episcopato Latinoamericano, la condivisione delle difficoltà della popolazione negli anni della grave crisi economica che colpì l’Argentina all’inizio degli anni Duemila.
Discorsi, omelie ed interventi pronunciati dall’arcivescovo Bergoglio durante il suo ministero episcopale occupano un singolare spazio tra le pagine di “Francesco” accompagnando il lettore alla scoperta della personalità del futuro Papa, le sue giornate all’insegna della sobrietà e della semplicità, la sua “pastorale della strada” vissuta sempre ed instancabilmente dalla parte della gente.
Gli ultimi tre capitoli sono dedicati ai mesi iniziali del pontificato, alle prime scelte del magistero e ai viaggi apostolici (Lampedusa, Rio de Janeiro, Cagliari, Assisi) dai quali emerge la grande passione di Francesco: “Annunciare Cristo a questo nostro mondo” e rimettere il cammino della Chiesa nel solco del Vangelo, dalla parte dei poveri, come presenza viva e sale dell’umanità, nella scia della testimonianza di San Francesco d’Assisi, del quale il Papa porta il nome. Il volume – aperto, come detto, dalla riflessione del cardinale Giovanni Battista Re – presenta un eccezionale apparato fotografico (ben 340 le immagini, molte delle quali inedite), è di grande formato (23×29,5), disponibile anche in una speciale edizione (cofanetto + due volumi).
L’autore, Roberto Alborghetti, giornalista professionista, ha lavorato nel gruppo Sesaab-L’Eco di Bergamo, dove è stato uno degli ultimi cronisti a formarsi alla scuola di mons. Andrea Spada, e dove si è occupato di attività editoriali per la scuola ed i giovani, ricoprendo anche il ruolo di inviato. E’ autore di una quarantina tra saggi e biografie, tra cui “Nessuno è cretino”, l’ultima conversazione-intervista del grande pedagogista Aldo Agazzi. Ha curato i due volumi dell’epistolario di Santa Paola Elisabetta Cerioli (“Lettere di una Madre”) ed ha coordinato l’opera “Lombardia / Introduzione ad una didattica dei territori”). Per la popolare “Collana blu” di Velar-Elledici ha pubblicato testi dedicati soprattutto a protagonisti del cattolicesimo sociale tra Ottocento e Novecento. Blogger e autore di documentari, si occupa di editoria “educational” (è direttore di Atempopieno – periodico dell’Associazione Genitori Scuole Cattoliche – e di Okay!). Ha ricevuto diversi riconoscimenti giornalistici, tra cui l’European Award for Environmental Reporting (il cosiddetto “Pulitzer europeo” per l’informazione sull’ambiente, 1992-1993). Ha creato “LaceR/Azioni”, un innovativo progetto-ricerca basato sull’osservazione della realtà urbana percepita nei cromatismi dei “segni di strada”, con mostre in Italia ed all’estero.
Fabrizio Pinzuti